Terremoto in Giappone: un’altra scossa mette in ginocchio il Paese

Redazione
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Il terrore torna a farsi strada nel Giappone. Un Paese martoriato dalle scosse di terremoto e che, in questi giorni, ha vissuto un vero e proprio incubo. Dopo la scossa di magnitudo 7.6 -con epicentro lungo la costa nella città di Suzo – stamattina si è verificata un’altra forte scossa di terremoto, di magnitudo 5.5, che ha colpito la costa centro-occidentale del Giappone.

Giappone: l’allarme di questa mattina

Una nuova scossa di assestamento ha colpito la prefettura di Ishikawa, a due giorni dal forte terremoto che ha causato oltre 60 morti nelle città di Wajima e Suzu. Il terremoto è stato registrato intorno alle 10.54 ora locale, ma non è scattata l’allerta tsunami. Secondo l’Agenzia meteorologica del Giappone, dal giorno di Capodanno sono state registrate quasi 450 scosse e più di 31.800 persone si trovano nei rifugi. “Sono trascorse più di 40 ore dal disastro. Abbiamo ricevuto molte informazioni sulle persone che necessitano di soccorso e ci sono persone in attesa di aiuto” ha riferito il primo ministro Fumio Kishida. Al momento non ci sono notizie di ulteriori vittime o danni.

Giappone: le scosse

Le testimonianze di quegli attimi sono tutte sui social. Instagram, TikTok, Threads, esplodono di video e foto che mostrano quegli attimi di terrore: auto e case nella prefettura di Ishikawa che tremavano violentemente e persone impaurite che si rifugiavano nei negozi e nelle stazioni ferroviarie. Il terremoto è stato percepito anche nella Capitale. Quel giorno, le ore erano scandite da scosse di minore intensità, come 3.2, poi è arrivata quella da oltre 7 gradi di magnitudo.

giappone terremoto

Il primo ministro Fumio Kishida aveva inviato le persone nelle zone di pericolo proprio per evacuare i cittadini il prima possibile. Secondo il Corriere della Sera, i richiami erano stati fatti anche nei programmi tv: “Ci rendiamo conto che è la vostra casa, le vostre cose, ma le vostre vite sono più importanti sopra ogni altra cosa. Correte su un terreno più alto possibile“.

Giappone: l’incubo di Fukushima

Gli attimi di terrore sono dovuti anche per l’allarme tsunami provocato dall’intensità delle scosse. Un pericolo che già i giapponesi avevano vissuto nel 2011: onde di oltre 5 metri avevano colpito l’area est del Giappone, provocando il blocco e l’esplosione di tre reattori della centrale di Fukushima. Questa volta ad essere in pericolo era la centrale di Hokuriku Shika, che però era già ferma per manutenzione.

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