Tomito Itooka si è spenta a 116 anni nella casa di riposo in cui si trovava nel 2019, nella sua città Natale, Ashiya, in Giappone. Insieme a lei sparisce dal mondo un altro record, che lascia spazio a chi dopo lei otterrà questo primato. Intanto, il Giappone si stringe intorno al dolore della famiglia di Tomito, composta da quattro figli e cinque nipoti, che hanno avuto l’onore di poter condividere gran parte della loro vita alla presenza della donna.
Itooka è stata riconosciuta come la persona più anziana del mondo dopo la morte nell’agosto 2024 della spagnola Maria Branyas Morera, che aveva 117 anni. Ora rimangono i dubbi su chi possa essere la nuova detentrice del record, a causa delle difficoltà che esistono nell’effettuare i conteggi. Tomito era nata il 23 maggio 1908 a Osaka, vicino ad Ashiya, aveva tre fratelli e praticava la pallavolo in giovinezza. In tarda età, invece, amava mangiare banane e bere Calpis, una bevanda analcolica al latte popolare in Giappone.
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Giappone, la crisi demografica in corso
Non fa scalpore che la donna che ha raggiunto questa veneranda età sia proprio giapponese. L’arcipelago è infatti noto per la longevità del suo popolo, che ultimamente, a causa della crisi demografica, sta iniziando a creare qualche problema al governo.
A settembre scorso, il Giappone contava oltre 95 mila persone che avevano 100 anni o più, l’88% delle quali erano donne. Su 124 milioni di abitanti, quasi un terzo ha 65 anni o più. La costante crescita della parte più anziana della popolazione, quindi, provoca allo stato giapponese costi sanitari e assistenziali sempre più esorbitanti, in concomitanza del calo della forza lavoro, che quindi non permette il ricircolo del denaro per finanziare questi bisogni.
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