Germania, fallisce il giro di vite sui migranti: bocciata la legge per la limitazione degli afflussi

Il Parlamento ha bocciato la proposta con 350 voti contrari e solo 338 deputati a favore. La leader dell'ultradestra: "Una vera svolta è possibile solo con noi"

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La stretta sui migranti voluta dalla Cdu, Unione Cristiano-Democratica della Germania, e dalla Csu, Unione Cristiano-Sociale, con l’appoggio dell’Alternative fur Deutschland, non è passata. Infatti, il Bundestag ha respinto con 350 voti contrari la proposta di legge del partito centrista, sostenuta dall’ultradestra di Adf, sulla scia della mozione anti-migranti approvata, invece, mercoledì dal Bundestag.

La proposta volta a limitare l’arrivo dei migranti in Germania, la cosiddetta “legge per la limitazione degli afflussi” non entrerà dunque in vigore. Il testo presentato dalla Cdu puntava a limitare i ricongiungimenti familiari e rendere più facile il fermo dei cittadini stranieri che arrivano alla frontiera senza documenti.

Freidrich Merz, candidato alla cancelleria tedesca per Cdu-Csu, è intervenuto in Parlamento dopo Rolf Mutzenich della Spd, il partito Sociademocratico di Germania. L’Afd vuole distruggere proprio la Cdu, ha tuonato il candidato conservatore ricordando che la mozione sui migranti approvata mercoledì era corretta nel merito, sebbene ottenuta con voti di una forza politica per la maggior parte estremista.

Ma non finisce qui, perché Merz ha continuato il suo attacco sostenendo che la Spd “non ha detto una parola sui morti degli ultimi attentati, questo è il motivo per cui oggi siamo qui a votare una legge sull’immigrazione“. Di seguito, ha poi elencato i contenuti inerenti la legge in discussione, tra cui l’aumentare le competenze della polizia federale, ribadendo che non sussistono problemi giuridici per le norme in discussione in Parlamento. “Cosa penserà la popolazione tedesca – conclude Mertz – se il parlamento non riesce nemmeno a compiere passi tanto piccoli per gestire una sfida così importante? Non può succedere“.

La stretta alle norme che gestiscono il fenomeno migratorio ha suscitato, inoltre, la reazione dell’opinione pubblica, vedendo almeno 10mila persone manifestare in tutta la Germania, nonché davanti la sede della Cdu a Berlino.

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