Un “attacco terroristico” improvviso (così lo hanno definito le autorità) contro un mercatino di Natale, ha sconvolto la cittadina tedesca di Magdeburgo. Secondo fonti della polizia, citate dall’emittente locale Mdr, un video mostra un Bmw nera lanciarsi sulla folla tra le bancarelle alle 19:04. Ci sono almeno 5 morti e i feriti oltre 200, di cui 41 in gravi condizioni, come riferito dalla stampa locale.
Le autorità tedesche hanno fermato un 50enne saudita con l’accusa di essere l’autore della tragedia di Magdeburgo. Sembrerebbe che questo non avesse con sé alcun tipo di esplosivo ma che mirasse a provocare più morti possibili con il solo uso del Suv che stava guidando. Secondo quanto raccontato da alcuni sopravvissuti, sembrerebbe che il 50enne continuasse a muovere l’auto in mezzo alla folla, nel tentativo di colpire più persone possibili. L’uomo, comparso ieri sera davanti a un giudice, è stato accusato di cinque capi di imputazione, tra cui omicidio, tentato omicidio e lesione aggravata.
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La testata Der Spiegel ha confermato che il sospetto avrebbe pubblicato sui suoi social dei post che lascerebbero intendere le sue ideologie politiche. Il 50enne avrebbe condiviso numerosi punti di vista con personaggi del calibro di Elon Musk, Alex Jones e Tommy Robinson, ovvero figure appartenenti alla destra politica. L’uomo si sarebbe poi definito un simpatizzante di Afd, il partito di estrema destra anti immigrazione tedesco e avrebbe definito se stesso un “islamofobo” insoddisfatto di come la Germania stia gestendo l’immigrazione irregolare.
Proprio Elon Musk avrebbe deciso di intervenire nelle discussioni, definendo il cancelliere tedesco Olaf Scholz “un idiota incompetente“, che dovrebbe immediatamente presentare le sue dimissioni. Tale commento è quindi giunto a poche ore di distanza dall’endorsement garantito proprio al partito di Afd, descritto come “l’unico partito in grado di salvare la Germania“.
Il portavoce della polizia di Magdeburgo ha poi dichiarato che nella notte sono state compiute alcune perquisizioni a Bernburg, ovvero la cittadina in cui era residente il sospetto attentatore. Nella serata di oggi è prevista una commemorazione nella cattedrale di Magdeburgo, a cui parteciperanno il presidente Olaf Scholz e il ministro degli Interni federale, Nancy Faeser.
Germania, cosa sappiamo sull’attentato
Secondo quanto riportato da la Bild, la polizia ha immediatamente setacciato l’area transennata del mercatino natalizio, allo scopo di trovare esplosivi, dopo l’arresto dell’uomo alla guida dell’auto che si è follemente lanciato a tutta velocità sulla persone. Sembrerebbe però che l’area sia stata ritenuta sgombra da ultereiori pericoli. Il primo ministro della Sassonia-Anhalt, Reiner Erich Haseloff, esponente della Cdu, è andato sul luogo dell’accaduto. Olaf Scholz è giunto questa mattina a Magdeburgo per rendere omaggio alla scena dell’attacco mortale. Il cancelliere è arrivato accompagnato da ministri nazionali e regionali.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato un messaggio al presidente della repubblica tedesca per mostrare vicinanza e solidarietà dello Stato italiano a Berlino “in questa drammatica circostanza” e per lanciare un messaggio di speranza e collaborazione con il Paese tedesco. “La Germania, unita all’Italia da indissolubili vincoli di amicizia e solidarietà, può contare sul nostro più convinto impegno“, ha dichiarato il Capo dello Stato, sostenendo che l’Italia si assumerà il compito di contrastare il terrorismo e sostenere le ragioni della libera e pacifica convivenza, che sono “elemento fondamentale e irrinunciabile della comune identità europea“.
“La notizia del proditorio attentato contro il mercato di Natale a Magdeburgo suscita negli italiani orrore e unanime condanna“, ha dichiarato Mattarella nella nota inviata al presidente della Repubblica Federale di Germania, Frank-Walter Steinmeier. “In questa drammatica circostanza, la Repubblica italiana è vicina al popolo tedesco con convinta e sincera partecipazione“, ha concluso il presidente, augurando poi ai feriti un pronto e completo ristabilimento.
Scholz: “Agiremo contro chi semina odio“
Il cancelliere Olaf Scholz ha tenuto un punto stampa a Magdeburgo, per rispondere alle domande dei presenti e soprattutto per rassicurare la popolazione tedesca a seguito del terribile incidente. Il leader tedesco ha confermato che le vittime dell’attentato sono 5 e che i feriti gravi sono circa 40, un numero spaventoso e inquietante che induce tutti ad una riflessione.
“Dobbiamo agire contro coloro che vogliono seminare odio“, ha infatti sostenuto il cancelliere, dichiarando che la priorità attuale è comprendere quale fosse il movente dell’attentatore e “non lasciarlo impunito“. In questo senso, quindi, la Germania agirà con la legge, per “proteggere la propria comunità e il nostro futuro comune“. Scholz ha quindi invitato i tedeschi ad unirsi, a non lasciarsi spaccare da questi tentativi di destabilizzazione e soprattutto a stringersi intorno alle famiglie di chi non è sopravvissuto e di chi in questo momento lotta contro ferite gravissime.
“Non è l’odio a determinare la nostra convivenza, ma il fatto che siamo una comunità che vuole conquistare un futuro comune“, ha poi aggiunto Scholz, sottolineando di ritenere un’azione “assurda e folle” quella che è stata compiuta nella tarda serata di ieri.
Germania, cosa è successo subito dopo l’attacco
Le autorità tedesche hanno dichiarato che l’uomo fermato sarebbe un 50enne di origine saudita, arrivato in Germania nel 2006. L’attentatore avrebbe agito da solo, noleggiando l’auto utilizzata per compiere l’orribile strage. Sul sedile del passeggero è stato individuato un bagaglio, di cui però non è stato rivelato il contenuto. Dai video che circolano sul web è possibile vedere il 50enne scendere dall’auto, mettere le mani sopra la testa e sdraiarsi a terra, circondato da agenti che puntano le armi contro di lui. Il presunto attentatore risulta incensurato e, secondo quanto riporta Bild, avrebbe lavorato come medico in un ospedale di Magdeburgo.
Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, si è detto “scioccato” da quanto accaduto ed ha poi voluto rivolgere un messaggio di vicinanza e solidarietà ai parenti delle vittime e alle decine di feriti provocati, per poi ringraziare tutti i soccorritori tempestivamente intervenuti sul luogo della tragedia.
Sulla questione è intervenuta anche il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha mostrato il sostegno suo e del governo italiano alla Germania, per poi dichiarare convinta: “La violenza non deve avere spazio nelle nostre democrazie“. Il premier ha poi ricordato come questo attacco non sia il primo ad avvenire nel periodo delle festività natalizie, per cui “dobbiamo essere attenti a come gestiamo le nostre politiche anche per come riusciamo a garantire la sicurezza dei nostri cittadini“. Il vicepremier leghista Matteo Salvini ha commentato questa mattina la tragedia, sottolineando che “quando non si vigila sull’immigrazione nel nome di una autolesionistica ‘tolleranza’ si mette a grave rischio la sicurezza di tutti“.
Germania, la solidarietà della politica
Sono numerosi i messaggi di vicinanza e di cordoglio che i leader mondiali hanno deciso di riservare alla Germania. Il primo ministro inglese, Keir Starmer, ha sostenuto di essere “inorridito” da quanto accaduto e di voler garantire sostegno e aiuti alla popolazione tedesca, profondamente turbata da quanto accaduto. Il leader francese Francois Bayrou ha ricordato come i cittadini francesi abbiano “rivissuto il terrore degli attentati terroristici che hanno colpito le nostre città” e come quindi il lutto tedesco sia in parte condiviso anche dalla Francia.
Anche gli Stati Uniti si sono aggiunti al coro di solidarietà per Magdeburgo, sottolineando come questi siano “pronti a fornire assistenza mentre proseguono gli sforzi e le autorità indagano su questo orribile incidente“. L’Arabia Saudita ha duramente condannato l’attacco avvenuto ed espresso solidarietà alla Germania. Sembrerebbe, però, secondo quanto riporta Reuters citando fonti saudite, che Riad avesse avvertito Berlino della pericolosità dell’uomo giunto in Germania nel 2006.
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