Un mistero aleggia sulla città di Santa Fe, nel New Mexico statunitense, dove in una lussuosa abitazione sono stati trovati senza vita l’attore due volte premio Oscar, Gene Hackman, sua moglie e il loro cane. Sembrerebbe che la polizia della città sia stata allertata per un controllo nella casa dell’artista, dopo che due addetti alla manutenzione avrebbero trovato i corpi.
Secondo quanto scoperto, sembrerebbe che i due operai abbiano trovato la porta di casa socchiusa, ma non vi sarebbero segni di effrazione sulle porte dell’abitazione. Per la polizia di Santa Fe le circostanze delle due morti sarebbero “sufficientemente sospette da richiedere un’accurata perquisizione e indagine“
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Hackman aveva 95 anni e lascia questa vita dopo una carriera costellata da successi e da ruoli che lo hanno catapultato nell’Olimpo di Hollywood, facendone un simbolo e uno dei membri più apprezzati dal pubblico e dalla critica. Insieme a lui, è deceduta anche sua moglie, la pianista 63enne Betsy Arakawa, ed è stato ritrovato il cadavere del cane della coppia.
Dubbi su pillole e monossido di carbonio
Le indagini sulla morte dei due coniugi proseguono, nonostante le difficoltà date dalle tempistiche. L’autopsia completa sui due corpi potrebbe richiedere diverse settimane, per cui l’effettiva risoluzione del caso potrebbe essere ancora molto lontana. Gli agenti di Santa Fe, intanto, proseguono con le indagini sul posto, nella speranza di fare chiarezza su quanto accaduto.
Secondo i primi rilievi effettuati nella villa non vi sarebbero tracce di monossido di carbonio. Per cui la pista dell’avvelenamento da gas sembrerebbe essere stata debellata. Resta il mistero della scatolina arancione e delle pillole trovate a terra a pochi centimetri dal corpo di Betsy Arakawa e del cagnolino senza vita.
Un dettaglio interessante è stato poi fornito da una valutazione effettuata sul pacemaker di Hackman. Il dispositivo è rimasto attivo fino al 17 febbraio, data che per il momento secondo gli investigatori corrisponde con il giorno della morte dell’attore.
Le indagini sulla morte di Gene Hackman e sua moglie
In giornata sono arrivati altri aggiornamenti in merito alla misteriosa morte di Hackman, di sua moglie e dell’animale: sembra che possa essersi verificata una dispersione di monossido di carbonio. A dare questa versione è stata Elizabeth Jean Hackman, figlia dell’attore, ma l’azienda del gas del New Mexico, chiamata a intervenire nell’abitazione, ha condotto alcuni test sulle tubature del gas e all’interno della casa, senza trovare tracce di monossido di carbonio. Inoltre, lo sceriffo che sta indagando ha rivelato che i due corpi sono stati ritrovati in due stanze diverse.
I due corpi sono stati ritrovati in stato di decomposizione, ma non è chiaro quali siano le tempistiche della morte. Quello della donna si trovava in bagno e nelle sue vicinanze si trovava un flacone di pillole aperto e diverse capsule a terra, oltre al cadavere del cane. Hackman invece si trovava in una stanza diversa, completamente vestito e con gli occhiali da sole a terra, poco distanti dal suo corpo. I primi risultati dell’autopsia preliminare sui due corpi non hanno portato alla luce alcun trauma esterno.
Chi era Gene Hackman
Nato a San Bernardino nel 1930, Gene Hackman diventa già negli anni ’60 uno dei volti più noti dell’industria cinematografica americana, macinando ruolo dopo ruolo e accattivando il pubblico e i suoi colleghi con la sua capacità di interpretare gli antieroi, donando loro sfaccettature e caratteristiche per nulla scontate. Nel corso della sua carriera, quindi, sono stati numerosi i premi vinti proprio per il suo talento e le sue capacità.
Hackman vince il primo Premio Oscar nel 1972, come migliore attore per “Il braccio violento della legge” di William Friedkin, e il secondo nel 1993 come miglior attore non protagonista per “Gli spietati” di Clint Eastwood. Ottiene, poi ben quattro Golden Globes, un Orso d’argento a Berlino nel 1989 come come miglior attore per “Mississippi burning – Le radici dell’odio”, diretto da Alan Parker, e due Bafta.
Il suo ruolo più conosciuto è quello dell’agente della narcotici Doyle ne “Il braccio violento della legge” nel 1971, ma resta scolpito nei secoli anche il suo ruolo di Buck Burrow nel famosissimo “A Gangaster story“, ovvero la ricostruzione delle vita dei due criminali Bonnie e Clyde.
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