Gaza, 88 morti in raid israeliani: le vittime sono soprattutto donne e bambini

Sul fronte libanese proseguono gli sforzi statunitensi per arrivare a un accordo per una tregua, con l'inviato Usa Hochstein che incontrerà oggi Netanyahu, dopo essere stato in Libano. Il presidente del parlamento libanese Berri ha affermato che "o Netanyahu accetterà l'accordo, o lo rifiuterà e allora ci saranno scenari peggiori"

Redazione
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Questo giorno è appena iniziato e a Gaza sono morte già quasi 90 persone. All’alba, un attacco aereo israeliano al nord di Gaza ha provocato la morte di 66 persone, ci sono inoltre 100 feriti e diversi dispersi. La maggior parte delle vittime sono donne e bambini. A questi si aggiungono i 22 morti in un altro attacco avvenuto quasi nelle stesse ore a Gaza City.

Intanto sul fronte libanese della guerra, oggi Amos Hochstein, l’inviato statunitense incaricato di mediare tra Israele e Libano per arrivare a una tregua, incontrerà il premier israeliano Benjamin Netanyahu, dopo che i colloqui a Beirut con la parte libanese si sono rivelati positivi.

Gaza, gli attacchi aerei israeliani

Nell’attacco aereo israeliano al nord di Gaza che ha provocato la morte di 66 persone, soprattutto donne e bambini, è stato distrutto un intero isolato residenziale, vicino all’ospedale Kamal Adwan a Beit Lahia. Secondo la Protezione civile di Gaza molte persone sono ancora disperse. A riferirlo Al Jazeera e l’agenzia di stampa palestinese Wafa, la quale ha definito l’attacco come un “orribile massacro”.

Secondo il dottor Hussam Abu Safia, il direttore dell’ospedale colpito, la maggior parte delle vittime dormiva al momento dell’attacco. “È arrivato un numero molto elevato di vittime e ci sono ancora molti corpi da recuperare. Si tratta soprattutto di bambini e donne”, ha dichiarato. “La situazione è onestamente molto grave. Non riusciamo a far fronte all’enorme numero di feriti e vittime che sono arrivati all’ospedale Kamal Adwan”, ha proseguito.

Il dottore ha affermato che il raid israeliano ha colpito un intero isolato residenziale, distruggendo almeno 5 abitazioni, e che il personale dell’ospedale è impegnato sul posto a recuperare i corpi e salvare le persone rimaste sotto i detriti. “Stiamo già operando a corto di risorse, la maggior parte del nostro personale è ora impegnata a soccorrere i feriti sul posto a causa della mancanza di ambulanze”, ha concluso.

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Nel raid israeliano che ha provocato altri 22 morti quasi nelle stesse ore a Gaza City, secondo quanto riportato da Al Jazeera, è stato colpito un edificio a più piani nel quartiere di Sheikh Radwan, riducendolo in macerie.

Inviato Usa incontra oggi Netanyahu per negoziare tregua Israele-Libano

L’inviato americano Amos Hochstein incaricato di agevolare i negoziati tra il Libano e Israele per raggiungere un accordo su una tregua dai conflitti tra i due paesi, ha passato gli ultimi due giorni a Beirut e oggi è atteso in Israele per incontrare il premier Benjamin Netanyahu. Hochstein è arrivato nel territorio israeliano ieri sera e ha già incontrato il ministro per gli Affari strategici israeliano Ron Dermer.

In Libano ha incontrato martedì e mercoledì il presidente del Parlamento libanese Nabih Berri e in generale la situazione è parsa positiva. L’inviato Usa infatti ha dichiarato che in questi giorni sono stati fatti “ulteriori progressi sul cessate il fuoco in Libano” aggiungendo che in Israele cercherà “di concludere i colloqui sulla tregua”. “L’incontro di mercoledì si è basato sulle discussioni di martedì e ha fatto ulteriori progressi”, ha affermato Hochstein.

Anche per Berri l’incontro di ieri è andato bene, sottolineando che “l’atmosfera” del secondo incontro era più positiva rispetto a quella di martedì. “Stiamo lavorando al quadro (dell’accordo) da due settimane e negli ultimi due giorni abbiamo discusso approfonditamente ogni dettaglio, prendendo in considerazione ogni aspetto”, ha aggiunto Berri. Il presidente del parlamento libanese, alleato di Hezbollah, ha affermato che “o Netanyahu accetterà l’accordo, o lo rifiuterà e allora ci saranno scenari peggiori”.

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