Gaza, arrivate a Tel Aviv le quattro soldatesse israeliane. Netanyahu: “Ben tornate a casa”

Karina Ariev, Daniella Gilboa, Naama Levy e Liri Albag: sono questi i nomi delle quattro soldatesse atterrate a Tel Aviv; si segna la conclusione del nuovo scambio di prigionieri

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Le quattro soldatesse israeliane Karina Ariev, Daniella Gilboa, Naama Levy e Liri Albag, catturate il 7 ottobre 2023 nei pressi dell’avamposto di Nahal Oz, sono state ufficialmente liberate oggi a Gaza in uno scambio con detenuti palestinesi. Le soldatesse, rapite mentre erano disarmate e impegnate in operazioni di osservazione, sono rimaste in mano a Hamas per 476 giorni.

La liberazione è avvenuta in uno scenario altamente simbolico a Palestine Square, nella città di Gaza, dove le giovani sono state consegnate al personale della Croce Rossa. Le soldatesse, vestite in uniforme, hanno fatto il loro ingresso sulla scena tenendosi per mano e sono salite su un palco allestito da Hamas per l’occasione. Il gesto è stato ripreso dalle telecamere e diffuso a livello internazionale.

Karina Ariev, Daniella Gilboa, Naama Levy e Liri Albag
Karina Ariev, Daniella Gilboa, Naama Levy e Liri Albag

Insieme a tutto il popolo di Israele, mia moglie ed io vi abbracciamo con tutto il cuore“, così il premier israeliano Benjamin Netanyahu, ha affettuosamente accolto le 4 soldatesse liberate, rimarcando l’impegno che si porterà avanti per riportare a casa tutti “ i rapiti, sia i vivi che i morti“.

Gaza, il contesto dello scambio

In cambio della liberazione delle quattro donne, Israele ha concordato il rilascio di 200 detenuti palestinesi, tra cui 30 prigionieri condannati all’ergastolo per coinvolgimento in attentati con vittime civili israeliane. Secondo fonti locali, i detenuti palestinesi sono stati trasferiti in Cisgiordania con due pullman durante la notte lasciando le carceri.

Nella piazza di Gaza, prima della liberazione, sono giunti quattro veicoli della Croce Rossa per completare le formalità burocratiche. Successivamente, cinque SUV senza targa hanno trasportato le soldatesse sul posto. Testimoni oculari riferiscono che le giovani hanno ricevuto pacchetti sigillati dalle mani dei miliziani di Hamas, ma il contenuto degli stessi non è stato reso noto.

Un rilascio controverso

Il rilascio delle soldatesse ha suscitato dibattiti e tensioni in Israele, in quanto gli accordi iniziali prevedevano la priorità per la liberazione di ostaggi civili, tra cui donne e bambini. Le famiglie di Arbel Yehud e Shiri Bibas, madre di due bambini ancora trattenuti a Gaza, hanno espresso profondo rammarico per il mancato rilascio delle loro congiunte.

La liberazione delle soldatesse segna il completamento della seconda fase di un processo iniziato il 19 gennaio, quando tre donne israeliane erano state liberate in uno scambio simile. Tuttavia, il ritardo nella consegna dei nomi degli ostaggi da parte di Hamas e il contenuto delle trattative continuano a sollevare interrogativi sull’efficacia e l’equità degli accordi mediati dal Qatar.

Le reazioni internazionali

La comunità internazionale segue con attenzione la vicenda, che rimane un delicato equilibrio tra negoziati umanitari e pressioni politiche. Intanto, cresce l’attesa per l’eventuale liberazione di ulteriori ostaggi civili ancora trattenuti nella Striscia di Gaza

La questione degli scambi di prigionieri continua a rappresentare un nodo centrale nelle relazioni tra Israele e Hamas, alimentando al contempo speranze per una de-escalation del conflitto e preoccupazioni per le implicazioni di lungo termine di queste operazioni.

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