Gaza, l’ultimo ospedale della Striscia è ufficialmente fuori uso: direttore e medici in arresto

"L'occupazione ha completamente distrutto la spina dorsale medica, umanitaria e di soccorso nel nord di Gaza", ha dichiarato il portavoce della Protezione civile, Mahmoud Bassal, consapevole del duro colpo che le Forze di difesa israeliane hanno dato ad un Paese già stremato da più di un anno di guerra

Redazione
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L’attacco di venerdì contro l’ospedale Kamal Adwan ha messo fuori servizio l’ultima grande struttura sanitaria nel nord della Striscia di Gaza“, lo confermano fonti palestinesi e la stessa Organizzazione mondiale della Sanità. I raid israeliani non si fermano e ora la Striscia si trova a dover affrontare questo conflitto senza alcun ospedale attrezzato che possa rispondere alle necessità dei feriti.

Ufficialmente, Israele ha dichiarato che il raid sulla struttura ospedaliera ha avuto l’obiettivo di eliminare una delle roccaforti di Hamas, spesso utilizzata per nascondere armamenti e membri dell’organizzazione terroristica. Sin dall’inizio del conflitto, lo Stato ebraico ha sostenuto che Hamas avesse occupato scuole, campi profughi e ospedale per essere al riparo dagli attacchi di Tel Aviv.

Una strategia rivelatasi inutile, visto la propensione di Israele di portare a termine il conflitto, costi quel che costi. “Le truppe stanno conducendo operazioni mirate e stanno cercando di evitare di danneggiare i civili, i pazienti e il personale medico“, si leggeva nella nota rilasciata dall’Idf, a cui hanno risposto i funzionari di Hamas, negando categoricamente che l’ospedale potesse essere un rifugio per i loro soldati. Al momento, dunque, non è possibile comprendere quale delle due parti stia dicendo la verità, ma resta l’amarezza per la chiusura forzata dell’ultimo centro medico di Gaza.

Le menzogne del nemico sull’ospedale mirano a giustificare l’abominevole crimine commesso dall’esercito di occupazione, che ha evacuato e dato fuoco a tutti i servizi dell’ospedale come parte di un piano di  sterminio e di trasferimento forzato“, hanno dichiarato i funzionari di Hamas, sottolineando come diversi pazienti abbiano dovuto essere evacuati di urgenza e alcuni trasferiti nella scuola Al Fajura e nell’ospedale  indonesiano di Jabaliya, come riferito anche da diversi testimoni.

L’arresto del direttore dell’ospedale di Gaza

Nella notte, inoltre, il direttore dell’ospedale, Hossam Abu Safiyeh, è stato arrestato dalle forze israeliane, insieme a decine di membri dell’equipe medica del Kamal Adwan. Questi sarebbero stati accompagnati in un centro di detenzione, dove dovranno essere interrogati probabilmente per comprendere i piani dei presunti miliziani nascosti nel centro medico.

L’occupazione ha completamente distrutto la spina dorsale medica, umanitaria e di soccorso nel nord di Gaza“, ha dichiarato il portavoce della Protezione civile, Mahmoud Bassal, consapevole del duro colpo che questa operazione ha dato al Paese, ormai stremato da più di un anno di guerra. Secondo quanto riportato dai presenti, sembrerebbe che buona parte dei reparti fondamentali dell’ospedale sia stata data alle fiamme e che 60 membri dell’ospedale e 25 pazienti si trovino ora in condizioni critiche.

Intanto, Israele prosegue le sue offensive sul territorio, non ancora soddisfatta degli obiettivi raggiunti finora. Secondo l’emittente panaraba Al Jazeera, sono almeno sette le persone morte e diversi i feriti che questa mattina sono stati vittima del bombardamento israeliano che ha colpito il campo profughi di Maghazi a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza.

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