Gaza, Blinken: “Pronto il 90% dell’accordo, Israele e Hamas devono risolvere criticità”

Nelle ultime ore le truppe israeliane si sono ritirate in Cisgiordania e Israele ha bombardato il sud del Libano e la città di Gaza

Redazione
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Il segretario di Stato americano Antony Blinken in conferenza stampa durante una visita ad Haiti ha parlato della situazione a Gaza e ha dichiarato che il patto tra Israele e Hamas è concordato al 90%, ma comunque restano questioni critiche da affrontare. Blinken esorta quindi i paesi belligeranti a risolvere “le questioni in sospeso” al più presto e “a dire sì all’intesa”.

“Per quanto io creda che siamo vicini a ottenere un accordo di cessate il fuoco, ogni giorno che passa senza che venga finalizzato è un giorno in cui succede qualcos’altro e c’è un evento che rimanda le cose e fa correre il rischio di far deragliare” il tutto, ha detto Blinken. Ha anche aggiunto che gli Usa offriranno nuove idee per il patto nei prossimi giorni tramite i mediatori Egitto e Qatar.

Nella conferenza il capo della diplomazia americana ha parlato anche del fatto che secondo lui Netanyahu potrebbe ancora arrivare a un accordo storico per normalizzare i rapporti con l’Arabia Saudita e questo potrebbe accadere prima che Biden finisca il mandato presidenziale. “Penso che se riusciamo a ottenere un cessate il fuoco a Gaza, rimane un’opportunità attraverso questa amministrazione di andare avanti sulla normalizzazione”, ha detto.

Gaza, Antony Blinken
Gaza, Antony Blinken

Gaza, truppe israeliane ritirare in Cisgiordania

L’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa ha riportato la notizia che le truppe israeliane questa mattina all’alba si sono ritirate dalla città di Jenin in Cisgiordania, dopo un’operazione antiterrorismo durata 10 giorni. Durante questi giorni sono stati uccisi 21 palestinesi. Ma “i cittadini hanno espresso il timore che le forze di occupazione possano tornare ad assaltare la città e il suo accampamento dopo che questi si sono ritirati e si sono schierati ai checkpoint militari circostanti, come accaduto molte volte in precedenza”.

Comunque il portavoce dell’Idf ha dichiarato che “le truppe continueranno l’operazione fino al raggiungimento degli obiettivi”. Sono stati scelti proprio Jenin e il campo profughi adiacente perché considerati base di gruppi terroristici palestinesi. E finora, seconda l’Idf, sono stati uccisi in tutto più di una trentina di uomini, tra cui il capo di Hamas a Jenin. È stato ucciso anche il capo della Jihad islamica nella zona di Tulkarem. Dopo l’attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre 2023, in Cisgiordania è aumentata la violenza e da quella data le truppe israeliane hanno arrestato circa 5000 palestinesi e uccisi più di 670.

Bombardamenti israeliani a Gaza e in Libano

Sempre l’agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che almeno nove persone sono morte e altre dieci sono rimaste ferite in bombardamenti israeliani che stanotte hanno colpito due quartieri della città di Gaza, quelli di Zaytun e Sabra. Due vittime vengono segnalate anche nei campi profughi di Magazhi e Nuseirat. 

Le Forze di difesa israeliane, invece, hanno dichiarato di aver bombardato stanotte un deposito di armi di Hezbollah nella zona di Leida, nel sud del Libano.

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