Ancora attacchi aerei di Israele sulla Striscia di Gaza: secondo quanto riportato dalla protezione civile palestinese almeno 25 persone sono state uccise in un raid che si è abbattuto oggi sulla città di Khan Younis, che ospita uno dei più grandi campi profughi della Striscia. La maggioranza delle vittime identificate, tutte civili, sarebbero donne e bambini, raggiunti da due missili israeliani che hanno colpito le tendopoli dove alloggiano gli sfollati.
Stessa sorte è toccata a sette persone che sono state uccise da un raid che si è abbattuto sulle tende dove dormivano a Beit Lahia. Nello stesso attacco sono rimaste ferite altre 13 persone. La situazione per la popolazione di Gaza è ogni giorno più drammatica: l’ingresso degli aiuti umanitari è ancora interdetto da Israele dal 2 marzo.
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Hamas ha accusato Israele di stare utilizzando “la carestia come arma“, e ha definito “una nuova ammissione pubblica di un crimine di guerra” la decisione del ministro della Difesa Israel Katz di continuare a impedire l’accesso ai soccorsi umanitari. L’allarme arriva anche da un appello congiunto di 12 Ong, in cui si dichiara che Gaza è a rischio di “collasso totale“, e che siamo di fronte a “uno dei peggiori fallimenti umanitari della nostra generazione“.
Chi era Fatima Hassouna, la fotogiornalista di Gaza uccisa da Israele
Fra le vittime degli ultimi raid di Israele c’è anche la fotogiornalista Fatima Hassouna, uccisa da un raid che si è abbattuto sulla casa della sua famiglia ieri a Gaza city. La notizia è stata riportata dal quotidiano francese l’Humanité. Nel bombardamento sono stati uccisi anche diversi membri della famiglia della giornalista, che si trovava con lei nell’abitazione del quartiere di Al Tuffah, nella zona est della città.
Hassouna era la protagonista di un documentario che sarà presentato a maggio al festival di Cannes dal titolo “Put Your Soul on Your Hand and Walk“, diretto da Sepideh Farsi. La morte della giovane fotoreporter e della sua famiglia è avvenuta a poche ore di distanza dall’annuncio ufficiale della selezione del documentario a Cannes 2025.
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