“L’Europe ça suffit!“. I francesi dicono basta all’Unione europea con un corteo di manifestazione a favore della Frexit, con il desiderio quindi di vedere la Francia uscire dall’Ue. Svariati cartelli si stagliano tra bandiere blu, bianche e rosse e slogan a favore della pace mentre le vie di Parigi si affollano dai cori di migliaia di persone.
La Frexit torna, dunque, alla ribalta tre le future prospettive del paese francofono che aveva preso campo soprattutto lo scorso anno, quando il Presidente francese, Emmanuel Macron prese l’affrettata decisione di sciogliere l’Assemblea nazionale e andare alle elezioni anticipate in reazione alla sconfitta subita alle elezioni europee.
Il 30 giugno 2024, il partito di Marine Le Pen e Jordan Bardella, il Rassemblement National, aveva visto ampio appoggio dal 33 per cento dei francesi che lo avevano votato alle elezioni legislative, sostenendo così il loro programma, notoriamente incompatibile con la permanenza della Francia nell’Unione europea. Il 7 luglio, poi, con o senza la maggioranza assoluta all’Assemblea nazionale, i francesi avrebbero potuto affidare il Governo a Bardella.
L’unica alternativa possibile, all’epoca, si identificava in un governo di coalizione di stampo “repubblicano” comprendente tutti quei partiti contrari all’estrema destra. Un’opzione che avrebbe però consentito a Le Pen di condurre campagna per due anni sul tema di un “tradimento della volontà popolare”. Di conseguenza, in un modo o nell’altro, i francesi avrebbero disegnato alla Francia la strada per l’exit dall’Ue.