Francia, Barnier all’angolo: ipotesi aumento tasse infastidisce i macroniani

A meno di due settimane dalla sua elezione, il primo ministro Michel Barnier rischia di perdere l'appoggio di parte dei suoi alleati a causa della decisione di aumentare i prelievi fiscali per porre fine alla disastrosa situazione economica in cui versa il Paese

Redazione
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La vita politica del neo primo ministro Michel Barnier è sempre più complessa. Inizialmente, lo scoglio principale da superare sembrava quello dell’accoglienza della popolazione francese, scontenta della decisione di Emmanuel Macron di eleggere un politico non proveniente dal Nuovo fronte popolare, ovvero il partito che ha preso più voti alle scorse elezioni. Ora, però, il problema è tutto politico.

La situazione finanziaria del Paese è catastrofica e il primo ministro vorrebbe tentare di porre un freno alla situazione. La soluzione individuata dal nuovo premier prevedrebbe un rialzo delle tasse. Oltre alle movimentazioni popolari, Barnier deve fare i conti anche con la contrarietà degli altri partiti, sia di opposizione che di maggioranza, che non ritengono opportuna la decisione del primo ministro. Quest’ultimo, inoltre, deve cercare di conciliare queste sue scelte con la necessità della creazione di un nuovo governo, che dovrebbe essere composto di figure provenienti da vari partiti, non solo della destra.

Barnier, però, inizia già a faticare a trovare alleati. I macroniani stessi non sono più convinti della sua elezione e sembrerebbero non essere predisposti ad una sua accettazione. Oggi stesso era prevista una riunione tra il premier e il gruppo macroniano di Epr, che però è stata rimandata a data da destinarsi. Il fulcro del vertice avrebbero dovuto essere proprio la situazione dei conti pubblici.

Francia verso la formazione di un nuovo governo

A meno di due settimane dalla sua elezione, Michel Barnier sembra essere già messo alle strette. La formazione di un nuovo governo è prioritaria, eppure sembrerebbe che il processo di formazione sia più complesso del previsto. Il Rassemblement National e i partiti della Gauche nutrono diversi dubbi sul neo primo ministro ed hanno dichiarato di voler attendere la sua dichiarazione politica programmatica prima di prendere una decisione sul loro sostegno.

Michel Barnier, nuovo premier della Francia
Michel Barnier, nuovo premier della Francia

L’ipotesi del primo ministro, di aumentare i prelievi fiscali per ridurre il debito pubblico, non avrebbe soddisfatto i macroniani e i repubblicani, che potrebbero quindi decidere di non dare più il loro appoggio al gollista. Il premier, quindi, dovrà trovare una soluzione che allo stesso tempo soddisfi i suoi alleati e risolva in parte anche la tragica situazione economica che affligge il Paese. Secondo fonti interne all’Eliseo, sembrerebbe che il nuovo governo francese potrebbe vedere la luce entro il prossimo fine settimana. Eppure, le notizie odierne non sembrano essere positive o favorevoli al nuovo premier.

Barnier: “Molto preoccupato per la situazione dei conti pubblici

Il primo ministro non ha nascosto la sua preoccupazione per la situazione economica in cui versa la Francia. La situazione finanziaria sarebbe “gravissima“, secondo le parole di Barnier, che si è detto “molto preoccupato“. Il Paese, da circa 7 anni, ha proceduto ad una serie di tagli fiscali, che ora il premier vorrebbe concludere e sostituire addirittura con un aumento delle tasse.

Il mio obiettivo è ritrovare la via della crescita e fare progredire il tenore di vita dei francesi mentre già siamo il Paese con la pressione fiscale più forte” ha infatti dichiarato il primo ministro, sostenendo di essere “molto concentrato sulla prossima costituzione di un governo di equilibrio” affinché si possa trattare con “metodo e serietà” le sfide che attendono il Paese e allo stesso tempo rispondere alle richieste dei cittadini.

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