Expo 2030, Alemanno: “Dispiaciuto per umiliazione di Roma, qualcuno dovrà pagare per questo”

Matteo Renzi commenta la sconfitta dell'Italia, elogiando i meriti del Riad e accusando il governo Meloni e il sindaco Gualtieri di disinteresse

Redazione
6 Min di lettura

Riad in Arabia Saudita ospiterà l’Expo 2030, così è stato deciso a Parigi nel Palais des Congrès di Issy-le-Moulineaux dove si è svolta la votazione. Un’amara sconfitta che non solo vede Roma non vincitrice ma addirittura medaglia di bronzo data dai soli 17 voti ricevuti. Una mancata vittoria che avrebbe potuto renderci orgogliosi e che avrebbe permesso di dare lustro al nostro Paese e alla Capitale, ma soprattutto di ottenere un riscontro economico senza paragoni, grazie ai turisti che oltre alla fiera avrebbero potuto visitare anche la città eterna.

La delegazione italiana alla votazione era composta dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri e tre donne che hanno fatto da rappresentanti alla città: Bebe Vio, Sabrina Impacciatore e Trudie Styler, moglie di Sting. Tre donne che lottano “per l’Italia e le sue bellezze, per il Mediterraneo“.

expo
expo

Giorgia Meloni sull’Expo 2030 a Roma

Anche il premier Meloni si era battuta per dimostrare quanto Roma meritasse la vittoria e lo ha fatto con un videomessaggio ai delegati del Bureau International des Expositions (Bie) riuniti oggi a Issy-Les-Moulineaux per votare. Nel videomessaggio uno slogan a favore dell’Italia che recitava “Scegli Roma, portiamo la storia nel futuro“, così come una lunga spiegazione sui motivi che rendono la Capitale italiana la città adatta all’Expo 2030: “Il progetto di Roma Expo 2030 è dedicato al rapporto tra le persone e i territori e darà voce all’identità di ogni Nazione. A Roma ogni Nazione troverà il suo spazio e avrà la possibilità di mettere in mostra la propria identità“.

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni ha presentato Roma in un videomessaggio per la commissione

Un progetto che avrebbe portato tanti benefici al Paese ma che avrebbe anche dovuto rispettare le sue clausole. “Ogni padiglione nazionale farà parte del più grande parco urbano solare mai costruito in una città, un innovativo esperimento di condivisione dell’energia, produrrà energia rinnovabile, convogliata nella rete condivisa e farà parte di un polo internazionale di educazione e ricerca scientifica, apprezzato dai visitatori per decenni. Perché il nostro progetto è progettato per durare nel tempo, e per superare lo smantellamento dei Padiglioni“, continua il premier nel videomessaggio alla commissione, descrivendo quello che a tutti gli effetti diventerà il progetto perdente, dal titolo “Persone e Territori: Rigenerazione, Inclusione e Innovazione“.

Alemanno: “Dispiaciuto per umiliazione di Roma, qualcuno dovrà pagare per questo”

“Sono profondamente dispiaciuto per Roma, che non meritava questa umiliazione. Non solo non ci siamo aggiudicati Expo 2030, ma la nostra Città è arrivata ultima con pochissimi
voti, solo 17 su 165. Come è stata possibile questa umiliazione per una città così famosa e ammirata nel mondo? Chi ha sbagliato, nel progetto della sede o nella promozione della candidatura? Oppure si è stati velleitari nel lanciare e mantenere fino in fondo la candidatura di Roma?
“. Così Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma e Segretario nazionale del Movimento Indipendenza.

Tutto questo non può passare senza conseguenze, continuando a tenere
il Campidoglio in quel limbo per il quale, grazie alla protezione di sinistra dei grandi giornali, il Sindaco e l’Amministrazione non sono mai colpevoli di niente. Anche il Governo deve spiegare come è stato possibile che la nostra Capitale nazionale sia stata lasciata andare verso questa catastrofe senza nessuna precauzione e cautela.

Che bisogno c’era di affrontare questa avventura quando fatichiamo anche a prepararci al Giubileo del 2025? Rimane l’amarezza e il paradosso negativo di essere andati a perdere per l’Expo – aggiunge – quanto per due volte abbiamo volontariamente e incomprensibilmente rinunciato a portare la candidatura di Roma alle Olimpiadi, la candidatura 2020 per colpa di Monti e la candidatura 2024 per colpa della Raggi”.

L’appello di Sabrina Impacciatore

Sabrina Impacciatore ha presentato la Capitale con un commuovente messaggio in inglese: “Sono cresciuta circondata dalla grande bellezza. Guardare da piccola monumenti come il Colosseo, la Fontana di Trevi o Pantheon, ti aiutano a sognare in grande– ha esordito così l’attrice per poi proseguire – “Roma è una madre. Mi piace chiamarla Mamma Roma come Anna Magnani. Tra i suoi vicoli ti sembri sempre il benvenuto e sembra di stare in una casa senza mura“. L’attrice si è poi cimentata nella lettura della poesia di Erri De Luca “Considero Valorè”, visibilmente commossa.

image 173
Sabrina Impacciatore tra le rappresentanti della città di Roma

A nulla è servito il suo sforzo, che non ha convinto la commissione che ha deciso di votare come vincitore la città di Riad in Arabia Saudita.

© Riproduzione riservata

Condividi questo Articolo