Europee, exit-poll Grecia e Germania: i conservatori avanzano, Afd supera Spd

In Grecia, i conservatori di Nea Dimokratia, membri del Partito Popolare Europeo, emergono come i chiari vincitori. In Germania l'AfD, il partito di ultradestra, supera l'SPD, uno dei principali partiti storici tedeschi, fermo al 14%, in calo dal 15,8% del 2019

Redazione
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Secondo i primi exit-poll alla chiusura dei seggi, le elezioni europee in Grecia e Germania hanno rivelato risultati interessanti e in alcuni casi sorprendenti, riflettendo un panorama politico in continua evoluzione.

Grecia: i conservatori di Dimokratia al primo posto

In Grecia, i conservatori di Nea Dimokratia, membri del Partito Popolare Europeo, emergono come i chiari vincitori, con una percentuale di voti compresa tra il 28% e il 32%. Questo risultato li posiziona saldamente al primo posto, ben distanti da Syriza, il partito della Sinistra al Parlamento europeo, che raccoglie tra il 15,2% e il 18,2%. La performance di Nea Dimokratia suggerisce un forte sostegno popolare per la loro piattaforma politica, mentre Syriza dovrà riflettere su questo significativo distacco. Al terzo posto si colloca il partito socialista del Pasok, con percentuali che variano tra il 13,9% e il 10,9%.

Questa posizione intermedia potrebbe rappresentare una base solida su cui costruire per future competizioni elettorali. Seguono i comunisti del KKE, con una percentuale compresa tra il 10,3% e il 7,9%, e il partito di estrema destra Ellinikì Lisi (Soluzione Greca), dato tra il 10% e il 7,6%. Questi dati mostrano una frammentazione dell’elettorato greco, con un’ampia varietà di forze politiche che ottengono supporto.

Germania, Afd supera con il 16,5% Spd

In Germania, la CDU-CSU mantiene saldamente la leadership con il 29,5% dei voti, segnando un leggero aumento rispetto al 28,9% ottenuto nel 2019. Questo risultato conferma la stabilità e l’influenza duratura della coalizione conservatrice. Tuttavia, la vera sorpresa di queste elezioni è l’AfD, il partito di ultradestra, che con il 16,5% dei voti supera l’SPD, uno dei principali partiti storici tedeschi, fermo al 14%, in calo dal 15,8% del 2019.

Questo sorpasso segnala un cambiamento significativo nell’orientamento politico di una parte dell’elettorato tedesco. I Verdi, che nel 2019 avevano ottenuto un impressionante 20,5%, scendono ora al 12%, indicando una possibile disillusione o una competizione più accesa con altre forze politiche. L’FDP ottiene il 5%, leggermente in calo rispetto al 5,4% del 2019, mentre il nuovo movimento di Sara Wagenknecht, BWS, debutta con un promettente 5,5%. La Linke, invece, subisce un duro colpo, scendendo al 2,8%, il che potrebbe sollevare interrogativi sulla sua rilevanza futura nello scenario politico tedesco.

Questi risultati preliminari, pubblicati dall’emittente pubblica ARD, evidenziano una scena politica dinamica e in fermento sia in Grecia che in Germania. La varietà dei risultati indica una crescente diversificazione delle preferenze degli elettori, che potrebbe avere profonde implicazioni sulla futura composizione del Parlamento Europeo e sulle politiche che verranno adottate. La complessità e la fluidità di queste elezioni rappresentano una sfida e un’opportunità per i partiti politici, chiamati a rispondere in modo efficace alle nuove esigenze e aspirazioni degli elettori.

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