“Il governo della Repubblica di Turchia non manterrà o svilupperà le relazioni con Israele“, ha puntualizzato così, con tono fermo il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, parlando con i cronisti di Ankara sul volo di ritorno dalla sua visita in Arabia Saudita ed Azerbaigian. Si tratta di una dichiarazione riportata proprio dall’agenzia di stampa turca, Anadolu, e sancisce ufficialmente le intenzioni del governo Erdogan di chiudere tutti i rapporti con Israele dopo che a maggio Ankara aveva annunciato il blocco dei rapporti commerciali con lo Stato ebraico, a causa degli attacchi israeliani contro Gaza.
“La Turchia è senza dubbio la nazione che ha reagito più duramente alle atrocità israeliane, comprese le misure concrete intraprese come l’interruzione del commercio“, prosegue il leader di rientro da Riyadh, la capitale Saudita, dove ha partecipato alla riunione straordinaria del vertice congiunto dell’Organizzazione della Cooperazione Islamica e della Lega Araba.
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“Fino a quando continuerà la fornitura di armi e munizioni a Israele, – sostiene Erdogan – questo diventerà ancora più aggressivo“. Difatti, Ankara ha recentemente lanciato un’iniziativa presso le Nazioni Unite per imporre un embargo sulla vendita di armi allo Stato ebraico. “Noi, come governo della Repubblica di Turchia, al momento non abbiamo alcun rapporto con Israele e non abbiamo adottato alcuna misura per migliorare queste relazioni in futuro“, comunica deciso Erdogan, che dopo la partecipazione all’incontro organizzato dall’iniziativa congiunta della Lega Araba al fine di ridurre la crescente tensione in Medio Oriente, ha in programma una serie di incontri bilaterali con diversi leader mondiali.
“Il paese che ha reagito più forte alle atrocità israeliane nel mondo e ha compiuto il passo più concreto su questo tema, incluso lo stop al commercio, – sottolinea il presidente di ritorno dal Vertice sul Clima – è senza dubbio la Turchia“.
L’incontro con Assad
Tra le varie dichiarazioni è emersa anche la speranza del leader di ristabilire le relazioni tra Ankara e Damasco, dopo la rottura dei rapporti a partire dal 2011 a causa dell’inizio della guerra civile in Siria e il successivo sostegno della Turchia ai gruppi di opposizione al presidente siriano Bashar Al Assad. “Spero ancora che potremmo incontrarci e che le relazioni tra Turchia e Siria possano tornare sulla buona strada“, ha affermato Erdogan, come riferisce Anadolu.
La Turchia, che è militarmente presente nel nord della Siria e ospita oltre 3 milioni di rifugiati siriani, ha tentato negli ultimi anni di ristabilire le relazioni con Damasco ed Erdogan si è più volte dichiarato disponibile a incontrare Assad ma, per il momento, non è avvenuto alcun incontro.
Turchia, “siamo stati invitati a essere partner dei Brics”
Non sono le uniche dichiarazioni pervenute dallo stato turco, in quanto, come riferisce il quotidiano islamista Yeni Safak, il ministro del Commercio, Omer Bolat, ha affermato che la Turchia avrebbe ricevuto l’invito per diventare un “membro partner” dei Brics, l’organizzazione delle economie emergenti di cui fanno parte come membri a pieno titolo Russia, Cina, Brasile, India, Sudafrica, Iran, Egitto, Etiopia ed Emirati Arabi Uniti. Nei mesi scorsi Ankara aveva manifestato l’interesse per entrare nel gruppo e il presidente Erdogan, aveva dichiarato che la Turchia era determinata a “migliorare il dialogo” con i Brics, durante il vertice dell’organizzazione in Russia a fine ottobre.
Lacollaborazione Erdogan-Musk
Per quanto riguarda il fronte occidentale, in riferimento ai rapporti con gli Stati Uniti, Erdogan ha riferito alla tv di Stato Trt altre iniziative in programma che si auspica di realizzare. “La tecnologia non è un campo in cui si può progredire da soli, c’è sicuramente bisogno di collaborazione. Se si presentassero opportunità di cooperazione in questa area, si potrebbero intraprendere misure con Elon Musk“. Ankara, infatti, sembra essere pronta a collaborare ulteriormente con l’imprenditore sudafricano, mentre già da tempo la Turchia coopera per il lancio dei suoi satelliti con Space X, la società di Musk, nominato da Donald Trump alla guida del nuovo Dipartimento per l’Efficienza governativa degli Usa.
Speranze trumpiane
Inoltre, non manca l’auspicio che “Donald Trump adotti misure diverse verso la regione durante questo mandato”, dichiara il Capo di Stato. “I messaggi dati talvolta ci possono preoccupare, abbiamo bisogno di vedere a gennaio cosa farà quando si insedierà come presidente“, conclude come riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara.
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