Secondo le regole americane non è possibile accedere ad alcuni documenti riservati se si è fatto uso di droghe pesanti e/ o leggere. Siccome Elon Musk non ha mai negato di fare uso di marijuana, a lui non è concesso controllare dei documenti super top secret della compagnia Space X, nonostante ne sia proprietario.
A rivelarlo è il Wall Street Journal, che ha spiegato che per poter accedere a questi documenti bisogna prima rispondere ad alcune domande personali. Queste richiedono se si è fatto uso di sostanze stupefacenti o di droghe leggere, dunque l’esito per Musk sarebbe negativo.
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I due episodi che “condannano” Elon Musk
Ci sono ben due episodi che attestano che l’imprenditore faccia uso di droghe. Il primo risale al 2018, quando si collegò ad un podcast mentre fumava marijuana. Invece, l’anno scorso, ha ammesso di usare ketamina per scopi medici, per combattere la depressione.
Ma sembra che anche i suoi avvocati gli abbiano sconsigliato di richiedere troppi accessi agli atti top secret per non compromettere la propria situazione. Risulta surreale, però, che nonostante sia proprietario di Space X, non abbia libero accesso a queste informazioni e debba comunque “seguire la prassi“.
Con Trump al potere potrebbero cambiare le regole per Elon Musk
Sempre gli avvocati di Musk gli hanno suggerito di avere pazienza, poiché questa situazione è destinata a cambiare. Tra 35 giorni Donald Trump farà il suo accesso alla Casa Bianca e molte regole verranno variate.
Già tempo fa il futuro Presidente aveva dichiarato di voler togliere “qualsiasi limitazione di accesso”, specialmente a Musk. Soprattutto perché ha finanziato la sua campagna politica con 250 milioni di dollari. Anzi, era stato il miliardario stesso ad aver ammesso di aver consultato “alcune informazioni riservate” e di averle trovate “noiose“. Dunque, probabilmente Musk presto avrà accesso a questa documentazione, ma non è detto che la vorrà consultare.
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