Elkann vola da Trump ma non parla dei dazi: cosa c’era al centro dell’incontro

Sembrerebbe che nel corso del vertice sia stato affrontato anche lo spinoso tema delle emissioni ambientali, su cui Trump avrebbe le idee chiare. Si ipotizza, da quanto si apprende, che il Tycoon voglia far compiere ingenti passi indietro al settore, ripristinando le normative vigenti nel 2020 e poi rese più stringenti dall'amministrazione Biden

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All’alba dell’arrivo dei dazi di Donald Trump sul settore dell’automotive, che entreranno in vigore il prossimo 3 aprile, il presidente di Stellantis, John Elkann, è volato a Washington per incontrare il presidente degli Stati Uniti. L’amministratore delegato ad interim della società ha partecipato all’incontro alla Casa Bianca in quanto responsabile di uno dei maggiori produttori automobilisti degli Usa, con l’obiettivo di proseguire il dialogo con l’amministrazione repubblicana degli Stati Uniti in un momento cruciale per il settore come quello attuale.

Sembrerebbe, però, che Elkann e il Tycoon non abbiano affrontato affatto il tema dei dazi, preferendo concentrarsi invece sulla competitività del sistema di produzione automobilistica nordamericano. Proprio su tale questione, il presidente di Stellantis aveva avuto una telefonata con gli analisti la scorsa settimana. Ieri, invece, il Ceo italiano ha potuto affrontare la questione direttamente con il presidente Usa.

Donald Trump, nel corso della sua campagna elettorale, ma anche in queste prime settimane di governo, ha sottolineato numerose volte la sua volontà di rafforzare il settore automobilistico Usa, cercando di indurre i cittadini americani ad acquistare auto prodotte negli Stati Uniti. Da qui, quindi, anche la decisione di imporre dazi del 25% su tutte le automobili che vengono importate nel Paese. Davanti alla possibilità che il prezziario delle auto estere possa aumentare vertiginosamente, infatti, il Tycoon si è detto poco interessato, in quanto tale crescita nei prezzi potrebbe spingere gli americani a tornare ad acquistare prodotti nazionali.

L’incontro tra Elkann e Trump: focus su competitività e standard ambientali

La conferma dell’incontro tra John Elkann e Donald Trump è giunta da uno dei portavoce di Stellantis, gruppo che negli Stati Uniti conta 75mila dipendenti e fattura annualmente circa 63,5 miliardi di euro, grazie agli 1,4 miliardi di veicoli consegnati. Secondo quanto riportato dai media Usa, sembrerebbe che nel corso dell’incontro, Elkann e Trump abbiano discusso la possibilità di rendere maggiormente accessibili economicamente i prodotti fabbricati nel Paese. Un tentativo di rilanciare l’industria Usa, che si trova ad affrontare un periodo di stagnazione a cui Trump vorrebbe rimediare a tutti i costi.

Donald Trump sui dazi
Donald Trump, presidente Usa

Sembrerebbe, però, che nel corso del vertice sia stato affrontato anche lo spinoso tema delle emissioni ambientali, su cui Trump avrebbe le idee chiare. Si ipotizza, da quanto si apprende, che il Tycoon voglia far compiere ingenti passi indietro al settore, ripristinando le normative vigenti nel 2020 e poi rese più stringenti dall’amministrazione Biden. Nel 2023, infatti, il governo Usa ha presentato un progetto per introdurre standard ben più severi, necessari a ridurre le emissioni e ad incentivare la produzione e l’acquisto di auto elettriche.

Un progetto che Donald Trump non ha quindi intenzione di portare avanti, preferendo sostenere e salvaguardare il settore della produzione di auto con motore endotermico. Il prossimo mercoledì, quindi, entreranno in vigore i dazi sulle auto non prodotte negli Usa, la cui conseguenza più prevedibile è un aumento dei prezzi di listino di questi veicoli, che potrebbero quindi non essere più competitivi per il mercato Usa.

Al momento, comunque, non vi sarebbero certezze sulle parole scambiate tra Elkann e Trump, ma sembrerebbe che il Ceo di Stellantis avrebbe chiesto a Trump maggiore chiarezza” sul destino del settore e sui prossimi passi che l’amministrazione potrebbe compiere nell’ambito della produzione di automobili.

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