Manca sempre meno alle 60ᵉ elezioni presidenziali della storia degli Stati Uniti d’America. Sono settimane che i due rivali, Donald Trump e Kamala Harris, fanno propaganda per sensibilizzare i cittadini e accaparrarsi il loro voto.
Nel corso di questi interventi, è emersa una questione da non sottovalutare: la posizione dello Stato Libero Associato di Porto Rico, che ricordiamo essere un territorio non incorporato degli States. Gli abitanti dell’ex colonia spagnola sono quasi più di un milione nelle terre dell’America del nord. A tal proposito, sta facendo molto discutere il discorso del comico Tony Hinchcliffe.
Il forte discorso di Tony Hinchcliffe
Durante la manifestazione di Trump al Madison Square Garden di New York di domenica 27 ottobre, l’uomo di spettacolo ha definito la zona, situata nel nord-est del mar dei Caraibi, come un’isola di spazzatura galleggiante.
“Non so se lo sapete, ma in questo momento c’è letteralmente un’isola galleggiante di spazzatura in mezzo all’oceano. Sì, penso che si chiami Porto Rico”.
La reazione di Trump e dei repubblicani di Lincoln Project
Nonostante il candidato in corsa alla Presidenza della Casa Bianca abbia preso le distanze, nel corso di queste ore, Lincoln Project (un gruppo di repubblicani che non ama assolutamente l’operato del politico newyorkese) ha pubblicato uno spot contro il marito di Melania, definendolo un’immondizia.
Il filmato recita chiaramente: “Siamo portoricani e siamo americani. Ma Donald Trump non ci vede in questo modo. Ricordiamo cosa ci ha fatto dopo l’uragano María. Stavamo morendo a migliaia mentre ci lanciava addosso tovaglioli di carta come se fossimo uno scherzo perché pensa che siamo spazzatura”.
Aggiungendo le ultime frasi in modo tranchant: “Non siamo la tua battuta finale. Sappiamo chi siamo. Siamo orgogliosi americani, orgogliosi portoricani. E vediamo chi sei. Sei razzista. Sei un bugiardo. Tu sei la spazzatura e sappiamo dove si trova la vera spazzatura. Tra i rifiuti”.
Che cosa succederà ora? Lo scopriremo solo vivendo.
