Deepseek, l’IA economica della Cina ha sconvolto il mondo: chi è il volto dietro al nuovo colosso tecnologico

Il creatore di Deepseek è il quarantenne Liang Wenfeng, un cittadino cinese che ha dedicato la sua intera vita allo studio delle Intelligenze artificiali. La sua popolarità ha spinto il primo ministro cinese ad incontrarlo per comprendere quali saranno i suoi prossimi passi

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Cinque trilioni e mezzo di yuan, è questo il valore che il mercato dell’Intelligenza Artificiale potrebbe raggiungere entro il 2030 in Cina. Lo ha dimostrato l’improvviso e inaspettato successo del motore di ricerca gestito da IA dal nome Deepseek che, a due anni dalla sua realizzazione, ha scalato in poche ore i vertici degli App Store statunitensi. Si tratta di una App piuttosto simile a ChatGpt, creata dall’americana OpenAI, ma dal costo di molto inferiore.

Proprio la questione economica avrebbe preoccupato gli Stati Uniti, che ieri hanno visto le borse della Silicon Valley crollare. Perché investire in costose aziende americane se in Cina si producono gli stessi asset con costi nettamente inferiori? Sembra essere questa la domanda che si sono posti gli investitori di tutto il mondo, mentre assistono interessati alla crescita esponenziale di un nuovo settore cinese. Dopo l’automotive e in generale l’ambiente industriale, ora il Dragone rischia di indebolire l’Occidente anche sul fronte delle scoperte tecnologiche.

Davanti ad un cambiamento così drastico del potere economico, quindi, viene da chiedersi chi sia il creatore di questa applicazione, che potrebbe rappresentare il futuro di un settore che fino a pochi anni fa era inesistente e che ora, invece, rischia di influenzare tutti gli aspetti della vita umana.

Deepseek: chi è Liang  Wenfeng, il nuovo volto dell’Ai in Cina

Il creatore di Deepseek è il quarantenne Liang Wenfeng, un cittadino cinese che ha dedicato la sua intera vita allo studio delle Intelligenze artificiali. Ha studiato elettronica e all’università si è dedicato alle sperimentazioni sulla visione artificiale, ovvero un segmento dell’IA che addestra i computer ad acquisire e interpretare informazioni attraverso dati di immagini e video. A partire dalle informazioni raccolte in questa branca, il giovanissimo ha deciso di cercare di sviluppare un modello di IA che rendesse automatici gli investimenti in borsa.

Nasce così la High-Flyer Quant nel 2015, che in pochi anni diventerà uno dei maggiori hedge fund, ovvero un fondo comune di investimento, della Cina. Nonostante questo primo traguardo, sembrerebbe che a Pechino nessuno si sia reso conto delle capacità di Wenfeng. Quest’ultimo, però, non si lascia scoraggiare e prosegue con i suoi studi. In quattro anni High-Flyer Quant passa da un patrimonio di 1 miliardo di yuan a 10 miliardi. Un salto spaventoso che però permette all’imprenditore di iniziare ad investire nel settore delle infrastrutture leader nell’IA.

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Liang Wenfeng, creatore di Deepseek

Quindi, prima che gli Usa imponessero le famigerate restrizioni alle vendite, la società di Wenfeng acquista 10.000 processori Nvidia H800 per addestrare modelli avanzati di intelligenza artificiale. Grazie a questa mossa, nel 2023 vede finalmente la luce Deepseek, a solo un anno di distanza dall’americano Chatgpt. Il successo, però, arriva solo con il lancio dell’evoluzione R1, realizzata solamente con 6 milioni di dollari. Proprio i costi così limitati, infatti, hanno attirato l’attenzione degli investitori di tutto il mondo, incuriositi da questa novità nel mercato dell’IA.

Deepseek: gli avvertimenti del suo creatore

Wenfeng ha dichiarato che l’obiettivo della sua azienda non era di certo quello di raggiungere questo successo in così poco tempo. “È successo per caso“, ha infatti confessato, sostenendo di essere riuscito a creare un prodotto che ha ricavi positivi, ma non straordinari. “Il nostro attuale modello di prezzi ci dà un modesto margine di profitto, al di sopra dei nostri costi” e proprio questi prezzi bassi sono un tentativo di attrarre clienti. Inoltre, l’imprenditore è un sostenitore del modello Opensource, che quindi permette a tutti di usufruire gratuitamente di questi servizi online.

Riteniamo che i servizi di intelligenza artificiale e API debbano essere accessibili e convenienti per tutti“, ha infatti sostenuto, ricordando le possibilità che si nascondono proprio dietro questi progetti. La velocissima scalata di Deepseek ha spinto anche il governo cinese a dedicare una certa attenzione al suo creatore. Quest’ultimo è stato infatti invitato ad un incontro dal primo ministro Li Qiang. Con esso, ma anche pubblicamente, Wenfeng ha sostenuto che la Cina deve imparare a gestire le sue risorse ed investirle nei settori corretti: “La Cina non può sempre restare indietro“, ha infatti dichiarato, per poi aggiungere che il divario principale tra Washington e Pechino non riguarda le tempistiche ma “l’originalità e l’imitazione“.

Intanto, sorgono i primi dubbi sull’App cinese. Questa, infatti, ha già subito una serie di censure dal governo di Pechino. I suoi utenti, infatti, non possono fare domande che violino “i valori socialisti cinesi“, tra cui quesiti su Taiwan, sul massacro di piazza Tiananmen o su Winnie The Pooh (personaggio usato dalle opposizioni per farsi beffe del presidente Xi Jinping. Dall’Australia, invece, è giunto un monito ai suoi cittadini, invitati a non scaricare o utilizzare l’App a causa dei possibili pericoli legati ai dati personali e alla privacy.

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