Dazi, scatta la risposta Ue a Trump. Von der Leyen: “Aperti al dialogo ma tuteliamo le imprese europee”

La Commissione europea applicherà dazi doganali "pesanti ma proporzionali" su una serie di prodotti americani a partire dal 1° aprile, in riposta diretta alle tasse doganali del 25% su acciaio e alluminio

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Dopo l’entrata in vigore dei dazi doganali al 25% imposti da Donald Trump sulle importazioni dal Vecchio Continente di acciaio e alluminio, arrivano le “contromisure rapide e proporzionate sulle importazioni Usa nell’Ue“. Quella che sembrava solo un’ipotesi, si è concretizzata. La “guerra commerciale” è iniziata e la Commissione europea ha annunciato il lancio della contromossa. In questa situazione molto tesa, con evidenti ripercussioni sui mercati finanziari, il Presidente americano assicura che la nuova tassa, dopo quelle attuate nel suo primo mandato 2017-2021, intende essere “senza eccezioni e senza esenzioni“.

Dazi, von der Leyen: “Un male per le imprese”

Deploriamo profondamente le tariffe statunitensi imposte all’Europa“, commenta la Presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, in un breve punto stampa rimarcando che le “tariffe sono tasse” e rappresentano un “male per le imprese e ancora peggio per i consumatori“. Per questo motivo, la Presidente belga intende proteggere consumatori e imprese prendendo contromisure “forti ma proporzionate“. Inoltre, von der Leyen rimarca come Bruxelles, nel frattempo, “resta totalmente aperta ai negoziati” con gli Stati Uniti e spiega di aver incaricato il Vicepresidente esecutivo della Commissione europea per il Green Deal europeo, Maros Sefcovic, “su questi colloqui per trovare la soluzione migliore con gli Usa”.

Quando entreranno in campo i dazi Ue

In sostanza, la ferma risposta del’Unione europea alle spinose mosse commerciali del Presidente a stelle e strisce prevede che i dazi colpiranno prodotti americani per un valore di 26 miliardi di dollari. Le tariffe europee entreranno in campo dal prossimo primo aprile e saranno pienamente operative entro il 13 dello stesso mese. Secondo quanto spiegato dalla Commissione, si lascerà scadere il primo aprile la sospensione delle contromisure esistenti contro gli Usa risalenti al 2018 e al 2020. Successivamente, verrà presentato un pacchetto di nuove contromisure sulle esportazioni statunitensi, che entreranno in vigore entro la metà di aprile.

La Presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, ritiene che la frammentazione commerciale e l’aumento della spesa per la difesa abbiano“effetti a due facce“, ovvero potrebbero spingere l’inflazione verso l’alto, ma i dazi statunitensi potrebbero anche ridurre la domanda di esportazioni dell’Ue e reindirizzare l’eccesso di capacità produttiva dalla Cina verso l’Europa, facendo diminuire l’inflazione. Inoltre, Lagarde spiega come la Bce stia considerando diversi scenari su dazi e spesa fiscale ma “la direzione degli choc è molto più difficile da predire rispetto a prima“.

La lista dei prodotti Usa tassati

Nella lista presentata dalla Commissione europea, ancora oggetto di consultazioni, figurano prodotti dall’alto “valore simbolico“. Si va dai prodotti agricoli come la soia, prodotti a base di carne come manzo e pollame, alcuni frutti di mare, noci, uova, latticini, zucchero e verdure, elettrodomestici tra cui forni, frigoriferi, congelatori. Così come le moto Harley Davidson fino ai prodotti in legno, acciaio e alluminio, oltre a tessuti, pelletteria, utensili per la casa, materie plastiche. Una lista che, come spiegato da un funzionario Ue, è stata stilata con il presupposto di cercare di “essere intelligenti” nell’ottica in cui i dazi rappresentano “un male per gli affari

In questa partita di ping pong, il governo inglese, per il momento, resta in attesa facendo sapere che non intende attuare contromisure immediate contro gli Stati Uniti. “Ci stiamo concentrando su un approccio pragmatico – spiega il Segretario di Stato britannico al Commercio, Jonathan Reynolds – e stiamo negoziando rapidamente un accordo economico più ampio con gli Usa per eliminare i dazi supplementari“. Inoltre, nel suo breve comunicato il Segretario di Stato britannico ha affermato di ritenere “deludentel’applicazione di queste nuove tasse.

Anche la Francia ha espresso il proprio parere in riferimento all’applicazione della tariffa del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio. “Penso che la prima risposta sia innanzitutto sangue freddo, unità, ma anche una certa fermezza“, spiega il Ministro francese dell’industria, Marc Ferracci, ritenendo che la Commissione sia pronta ad agire nelle adeguate modalità.

Al suo arrivo al Consiglio competitività, dopo l’annuncio da parte dell’Ue della risposta ai dazi Usa, il ministro cerca di delineare una strategia da intraprendere, che prevederebbe prima di ogni cosa che l’Ue reagisca e stabilisca una “posizione di forza per poi avviare una trattativa per cercare di trovare “vie d’uscita“. La posizione della Francia, in ogni caso, “non è quella di fare concessioni preliminari, ma di reagire con fermezza prima di avviare negoziati“.

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