I Dazi di Trump non spaventano solo la Cina: l’Italia potrebbe pagare 7 miliardi in più

Nel caso in cui i Dazi riguardassero le merci già sottoposte a tassazione, l'Italia dovrebbe affrontare un aumento delle spese che toccherebbe di 6 miliardi, mentre, nel caso in cui si riferissero a tutte le merci esportate, il rialzo raggiungerebbe la cifra dei 9 miliardi

Redazione
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Donald Trump ha vinto a mani basse le elezioni presidenziali negli Usa e ora il resto del mondo deve fare i conti con le novità che il Tycoon porterà con sé alla Casa Bianca. Sembrerebbe che il neo-eletto abbia già le idee chiare, tanto che avrebbe già preparato ben 300 emendamenti da attuare il prima possibile nel Paese. Ciò che però interessa principalmente l’Ue, così come il resto del globo, sono le intenzioni di The Donald sull’economia. Una piccola scelta del miliardario, infatti, potrebbe avere conseguenze inaspettate sulle economie mondiali.

Lo avrebbe dimostrato anche la crisi politica della Germania, che proprio nel corso dello spoglio dei voti, quando Trump sembrava già un papabile vincitore, è stata scossa da un licenziamento inaspettato, ovvero quello del ministro dell’Economia Christian Lindner. Il governo di Olaf Scholz teme le conseguenze dei quattro anni di amministrazione Trump, che Berlino dovrà affrontare con un’economia che rischia la recessione, e sta quindi tentando di serrare le fila per proteggersi almeno dai contraccolpi più potenti.

Un’analisi realizzata da Prometeia, dal titolo “L’impatto sull’Italia della proposta di Trump sui dazi“, e pubblicata da Milano Finanza, tenterebbe proprio di scandagliare tutti i possibili scenari che il nuovo governo di Donald Trump potrebbe scatenare nel Vecchio continente, con una particolare attenzione sul nostro Paese. Nello specifico, poi, l’analisi raccoglie dati riguardanti la volontà di Trump di alzare i Dazi sulle merci importate dall’Europa e dalla Cina. Una decisione che potrebbe rivelarsi piuttosto deleteria per l’economia del nostro Paese. Secondo il rapporto, infatti, la decisione del 47esimo presidente Usa potrebbe costare all’Italia ben 7 miliardi di euro.

Le conseguenze del protezionismo di Trump in Europa

Il piano di Donald Trump sarebbe quello di riportare gli Usa ad una nuova “età dell’oro“, caratterizzata da guadagni maggiori, un’economia più snella ma allo stesso tempo più resistente e soprattutto una sorta di privilegio nei confronti di tutti gli imprenditori americani. Uno degli obiettivi del Tycoon è quindi quello di proteggere le industrie statunitensi dai contraccolpi delle economie estere. La soluzione sarebbe stata individuata dal miliardario nell’aumento dei dazi sulle merci importate, così che con questi guadagni maggiori si possa sopperire al taglio delle tasse sui lavoratori americani.

Un piano che per gli statunitensi sembrerebbe perfetto e che invece Prometeia definisce “difficile, controproducente, anomalo e discutibile“. Il pericolo, infatti, è quello di dar vita ad una vera e propria guerra dei Dazi che lascia senza possibilità di ripresa tutti i Paesi coinvolti. Lo stesso timore che al momento l’Ue vive con la Cina, a causa delle gravi difficoltà del settore dell’automotive europeo a mantenersi concorrenziale con quello cinese. Prometeia ha però spiegato che il piano di Trump potrebbe avere diverse conseguenze a seconda della modalità con cui dovrebbe essere applicato.

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Innanzitutto, secondo quanto finora riferito dal Tycoon, sembrerebbe che i Dazi siano attestati al 60% per le merci proveniente dalla Cina e al 10% per quelle provenienti dall’Europa. Per il momento, inoltre, The Donald non avrebbe chiarito se questi Dazi interesseranno le merci che in questo momento sono già sottoposte a tassazioni alla dogana o in generale saranno estesi a tutti i beni importati negli Stati Uniti. In ogni caso, è possibile che l’Italia risenta fortemente di queste decisioni, in quanto le merci esportate in Usa sono innumerevoli.

Secondo il rapporto Prometeia, sembrerebbe che il nostro Paese si trovi all’alba di un aumento delle spese considerevole. Infatti, se i Dazi dovessero aumentare solo per quelle merci già sottoposte a tassazione, allora dovremmo affrontare un aumento della spesa che va dai 2 ai 6 miliardi, mentre nel secondo caso potremmo arrivare a toccare anche i 9 miliardi. Dal punto di vista settoriale, poi, nel primo caso pagherebbero le conseguenze più pesanti gli ambiti della moda e dell’agroalimentare, mentre nel secondo sarebbe toccato principalmente il settore della meccanica. In ogni caso, comunque, sembrerebbe che il settore del Made in Italy possa uscire da questa situazione completamente distrutto.

Solo un Paese sembrerebbe trovarsi in una situazione peggiore di quella italiana. La Germania, infatti, potrebbe trovarsi ad affrontare un rialzo dei costi considerevole. I nuovi Dazi proposti da Trump, infatti, potrebbero passare da 2,4 a 10 miliardi nel caso in cui dovessero riguardare le merci già tassate, mentre toccherebbero quasi i 18 miliardi nel caso in cui il 10% del Dazio venga posto su tutte le merci esportate verso gli Usa.

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