Daghestan, caccia agli ebrei in aeroporto: 60 arresti tra esuli palestinesi

Scontri nell'aeroporto a causa di un volo con passeggeri israeliani. Tra i 150 partecipanti sono state arrestate 60 persone

Redazione
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L’aeroporto di Makhachkala in Daghestan è stato preso d’assalto da circa 150 persone che, saputo dell’arrivo di un volo da Israele, hanno voluto manifestare il loro dissenso sulla guerra israelo-palestinese e in particolare sugli ebrei. Un attacco antisemita a tutti gli effetti, che preoccupa le autorità mondiali e che ha portato all’arresto di circa 60 persone, tra gli esuli palestinesi che hanno partecipato all’attacco e che sono residenti nella repubblica russa.

Daghestan, decine di feriti negli scontri

Come riporta l’agenzia Tass, nei piani la manifestazione in aeroporto doveva essere pacifica ed era stata pensata come una protesta contro il conflitto israelo-palestinese. Ma il raduno in poco tempo è divenuto violento ed è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine.

Si contano decine di feriti, tra cui alcuni che hanno richiesto l’intervento delle ambulanze e che sono ora ricoverate in condizioni critiche. Anche due agenti di polizia sono rimasti feriti e sono stati trasportati in una struttura ospedaliera.

Daghestan, gli israeliani sono atterrati altrove

Diteci dove sono i passeggeri ebrei”, così i manifestanti palestinesi si sono rivolti al personale dell’aeroporto della capitale del Daghestan, la repubblica russa a maggioranza musulmana, per poter dare inizio alla loro vendetta personale. Eppure, non sono riusciti a mettere le mani sui passeggeri israeliani, perché sono stati fatti atterrare in un altro aeroporto per proteggere la loro sicurezza. Ma anche in questo scalo c’erano manifestanti in attesa, quindi, i passeggeri quindi sono stati fatti attendere all’interno del velivolo.

Il personale dell’aeroporto ha cercato di scendere a patti con i partecipanti agli scontri, consigliando loro di scegliere tre persone dotate di telecamera che entrassero nell’aereo per dimostrare l’assenza di israeliani. È stato comunque necessario l’intervento della polizia antisommossa per proteggere il loro passaggio.

Decine di video che testimoniano gli scontri

Non sono mancati ovviamente i video testimonianza pubblicati sul web; in alcuni si sente qualcuno urlare la frase “Allahu Akbar diventata tristemente famosa a causa degli attentati terroristici, ma che in realtà è semplicemente una formula islamica che viene utilizzata sia in situazioni positive che negative, per testimoniare la vicinanza di Allah. In questi video si vede anche come alcuni manifestanti abbiano buttato giù le barriere dell’aeroporto per poi cercare di sfondare le porte che chiudono il terminal. Decine anche i manifestanti che si sono riversanti sulle piste di atterraggio, in attesa dello sbarco dei passeggeri.

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Scontri in aeroporto in Daghestan

È intervenuto anche il presidente dell’Ucraina Volodymir Zelensky che ha commentato i video dell’aeroporto di Makhachkala affermando che “ciò che è accaduto non è un incidente isolato, ma piuttosto fa parte della diffusa cultura russa di odio verso le altre nazioni. Nell’ultimo anno il ministro degli Esteri russo ha espresso una serie di dichiarazioni antisemite, e anche il presidente russo ha fatto insulti antisemiti”.

Il timore è proprio che nel mondo si diffonda un’ondata di antisemitismo che porti nuovi scontri e nei casi più gravi anche morti innocenti.  

Le parole del governatore del Daghestan

Anche Anatoly Melikov ha deciso di intervenire sulla questione denunciando fermamente le azioni dei suoi cittadini: “Tutti i daghestani si immedesimano nella sofferenza delle vittime delle azioni di persone e politici ingiusti e pregano per la pace in Palestina. Ma quello che è successo nel nostro aeroporto è oltraggioso e dovrebbe ricevere un’adeguata valutazione da parte delle forze dell’ordine”.

Questa volta la promessa è stata mantenuta e a seguito della manifestazione sono stati individuati 60 partecipanti che sono stati sottoposti ad arresto a causa della violenza degli scontri.

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