Crosetto risponde alle minacce Houthi: “Difenderemo il diritto internazionale”

Dopo le affermazioni del Ministro Tajani sull'intenzione di non farci intimidire dalle minacce Houthi, anche il Ministro Crosetto ha rafforzato la posizione dell'Italia in merito alla missione Aspides, confermando la partecipazione e organizzando una riserva militare per far fronte a eventuali situazioni di crisi

Redazione
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Il Ministero della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha sollevato serie preoccupazioni riguardo alle recenti azioni degli Houti nello scenario marittimo, definendole come parte di una “guerra ibrida” orchestrata dal gruppo ribelle yemenita. Queste azioni includono attacchi alle navi commerciali di nazioni estranee al conflitto in Yemen, la diffusione di false informazioni per influenzare l’opinione pubblica e la discriminazione nel transito delle navi nel Mar Rosso, una rotta vitale per il commercio internazionale. Il Ministero ha chiarito che tali azioni non solo minacciano la sicurezza marittima, ma mirano anche a distruggere l’unità e la coesione dell’Italia e dell’Unione Europea.

Le minacce e risposte tra Houthi e Italia

In risposta a queste minacce, l’Italia ha adottato una serie di misure per difendere la libera navigazione e la sicurezza marittima. Una di queste è l’adesione all’Operazione Aspides, un’iniziativa dell’Unione Europea volta a proteggere le navi mercantili e gli equipaggi civili dagli attacchi degli Houthi e garantire la libera circolazione delle merci. Secondo il Ministero della Difesa, l’Italia sostiene pienamente questa operazione, considerandola cruciale per preservare l’economia globale e mitigare le potenziali conseguenze negative sul commercio internazionale.

Tuttavia, gli Houthi cercano di convincere l’Italia e l’Unione Europea che accettare passivamente le loro minacce sia la risposta più conveniente e razionale. Dopo il Ministro degli Esteri, Tajani, anche Crosetto ha respinto categoricamente questa idea, definendola una forma di terrorismo e disinformazione. Sottolinea che difendere la sicurezza e la libera navigazione è un dovere morale e legale dell’Italia e dell’Unione Europea, non solo per proteggere le proprie economie, ma anche per rispettare il diritto internazionale e i principi fondamentali della sicurezza marittima.

La riserva militare voluta da Crosetto

Parallelamente alla difesa attiva della sicurezza marittima, il governo italiano ha preso ulteriori misure per rafforzare la capacità di risposta in situazioni di crisi. Ha confermato l’istituzione della riserva militare preannunciata da Crosetto a fine gennaio, una decisione accolta con interesse ma anche con alcune perplessità.

La proposta di legge per l’istituzione della riserva è stata presentata alla Camera dei Deputati da Nino Minardo della Lega, presidente della commissione Difesa. Una proposta che prevede la possibilità per il governo di mobilitare la riserva militare, composta da volontari in congedo, in situazioni di guerra, crisi internazionali o emergenze nazionali, previa autorizzazione delle Camere. Tuttavia, l’opposizione politica ha sollevato dubbi sulla necessità di una tale riserva, sottolineando la mancanza di chiarezza riguardo ai criteri di selezione e all’effettiva utilità operativa di questo corpo aggiuntivo.

Il Ministro Crosetto ha deciso di affrontare con determinazione le minacce alla sicurezza marittima da parte degli Houthi. Resta però ancora da vedere se fare la voce grossa nel Mar Rosso con la missione Aspides porterà a degli effettivi vantaggi per il nostro paese o solo nuove minacce di guerra, nuovi sprechi di denaro e nuovi morti sulla nostra coscienza collettiva.

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