Un ragazzo di 19 anni, ex alunno della scuola primaria di Prečko, alla periferia ovest di Zagabria, in Croazia, è entrato nell’edificio scolastico armato con un coltello ed ha iniziato ad aggredire diversi studenti e un insegnante, dando inizio ad un vero e proprio massacro. Il bilancio dell’aggressione è tragico. Un bambino ha perso la vita a causa dei traumi riportati, mentre altri sei sono stati trasportati in ospedali in condizioni più o meno gravi.
Un solo insegnante è rimasto ferito nell’aggressione e verserebbe ora in condizioni critiche. Sembrerebbe che sul posto della tragedia siano intervenute diverse ambulanze, un elisoccorso e le forze dell’ordine. Proprio gli agenti avrebbero posto fine alla mattanza del giovane, per poi arrestarlo.
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Giunti tempestivamente anche il ministro dell’Interno e dell’Istruzione pubblica della Croazia, sconvolti dalla brutalità di quanto accaduto. La situazione sarebbe destabilizzante e moliti genitori sono ancora sotto shock per quanto avvenuto. Si tratta, infatti, della prima aggressione di massa avvenuta all’interno di una scuola del Paese.
Croazia, morto un bambino di 7 anni
L’unica vittima del brutale attacco accaduto questa mattina è un bambino di 7 anni che, nonostante l’intervento immediato dei soccorsi e i tentativi di rianimazione, è deceduto a causa delle coltellate ricevute. Ad ucciderlo, sarebbe stato un adolescente, con disturbi mentali. Il giovane avrebbe prima compiuto l’aggressione e poi sarebbe fuggito per rifugiarsi in una struttura sanitaria, dove avrebbe tentato il suicidio. Sarebbe stato fermato solamente dall’intervento delle forze dell’ordine, che hanno poi proceduto al suo arresto. Sembrerebbe che già l’anno scorso il 19enne avrebbe tentato di compiere il gesto estremo.
Secondo quanto raccontato dai minori presenti, sembrerebbe che il giovane sia entrato nell’istituto in un momento in cui non vi era nessuno a sorvegliare l’entrata. Avrebbe quindi fatto irruzione in una classe di prima elementare e poi in una di quinta, colpendo chiunque capitasse sotto il suo tiro. Gli alunni sarebbero sotto shock e alcuni faticherebbero anche a raccontare ciò a cui sono stati costretti ad assistere. La rabbia dei genitori è palpabile e il Paese è calato in una situazione di riflessione sui pericoli che la mancanza di sicurezza nelle scuole può provocare.
“Ho saputo da mia sorella che non c’era nessuno all’ingresso e che l’aggressore è entrato“, ha raccontato un adolescente, sottolineando come con un’attenta sorveglianza questa tragedia avrebbe potuto essere evitata. Un attacco simile, però, in Croazia non si era mai verificato prima. L’anno scorso, però, in Serbia hanno avuto luogo una serie di sparatorie di massa, tra cui un massacro in una scuola di Belgrado, in cui sono morte dieci persone.
(Articolo in aggiornamento)
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