Lo schianto del volo di linea della Jeju Air avvenuto ieri nell’aeroporto di Muan, in Corea del Sud, potrebbe aver aperto un capitolo piuttosto spinoso per l’azienda produttrice di veicoli Boeing. Il velivolo precipitato, infatti, è di loro produzione ed ora iniziano a sorgere i primi dubbi sulla sicurezza dei modelli 737-800, che rappresentano la maggior parte degli aerei in circolazione nel Paese.
Il Boeing che si è tragicamente schiantato contro una barriera trasportava 181 persone dalla Thailandia alla Corea del Sud quando ha lanciato l’allarme ed è atterrato sulla pancia prima dell’impatto che ha causato l’esplosione. A bordo del volo Jeju Air 2216 sono deceduti tutti i passeggeri, tranne due assistenti di voli estratti dai rottami e ora ricoverati in condizioni stabili in ospedale.
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Le indagini e “l’ispezione completa“
Dopo un nuovo malfunzionamento dei carrelli, registrato in un veicolo all’alba di oggi, e dopo la denuncia dell’agenzia canadese per la sicurezza dei trasporti (Tsb), che sta indagando su un presunto incidente con i carrelli di atterraggio verificatosi all’aeroporto internazionale di Halifax, la Corea del Sud ha deciso di avviare “un’ispezione completa” dei suoi Boeing 737-800, al fine di comprendere se al momento i viaggi aerei nel Paese sono realmente sicuri.
“I registri di manutenzione di sistemi chiave come i motori e i carrelli d’atterraggio saranno esaminati a fondo per 101 aerei gestiti da sei compagnie aeree che utilizzano lo stesso modello dell’aereo dell’incidente“, si legge infatti in una nota del dipartimento del ministero dei Trasporti sud coreano, in cui viene inoltre specificato che queste ispezioni si concluderanno il prossimo 3 gennaio. In Corea circolano 101 aerei Boeing 737-800 e l’ispezione ha quindi l’obiettivo di garantire che ciascuno di essi presenti le giuste caratteristiche per innalzarsi in volo. Funzionari della sicurezza aerea degli Stati Uniti e personale del produttore Boeing sono attesi in Corea del Sud per unirsi alle indagini.
Corea del Sud, un nuovo incidente con il carrello di atterraggio
La Corea del Sud si trova ora ad affrontare una serie di strane coincidenze che hanno effettivamente convinto il ministero dei Trasporti ad intervenire per evitare nuovi incidenti. All’alba di oggi, un Boeing 737-800, quindi lo stesso modello di quello coinvolto nell’incidente di ieri, è stato costretto a tornare dopo circa mezz’ora all’aeroporto di partenza, a causa di alcuni problemi riguardanti i carrelli di atterraggio.
Una dinamica simile a quella che ha portato alla morte dei 179 passeggeri del volo di linea della Jeju Air, ma che stavolta si è concluso con un lieto fine. L’aereo è infatti riuscito ad operare un atterraggio di emergenza e tutti i passeggeri e l’equipaggio sono usciti indenni dal velivolo.
Lo strano caso in Canada
All’interno di questa vicenda, fa riflettere anche l’indagine avviata dal Canada su un incidente aereo avvenuto lo scorso sabato all’aeroporto di Halifax. Sembrerebbe che un aereo della Air Canada Express, con a bordo 73 passeggeri, abbia dovuto praticare un atterraggio di emergenza proprio per un malfunzionamento ai carrelli di atterraggio, almeno secondo quanto dichiara la compagnia aerea regionale.
“L’aereo si è inclinato, abbiamo visto scintille e fiamme e poi il fumo ha iniziato ad entrare in cabina“, hanno dichiarato alcuni passeggeri, parlando poi di un atterraggio brusco che avrebbe innescato un incendio. Anche in questo caso, però, tutti i passeggeri e i membri dell’equipaggio sarebbero rimasti illesi, nonostante la paura e l’agitazione provati durante l’atterraggio. L’incidente ha però temporaneamente interrotto le attività di volo dell’aeroporto.
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