L’ambasciatore russo Georgy Zinoviev è stato oggi convocato dal ministero degli Esteri della Corea del Sud per contestare l’accordo di cooperazione firmato tra la Russia e la Corea del Nord. Zinoviev ha dichiarato: “I tentativi di ricatto e di minaccia contro la Russia sono inaccettabili”.
L’agenzia Tass ha dichiarato che durante l’incontro col primo vice ministro degli Esteri della Corea del Sud, Kim Hong-kyun, Zinoviev ha denunciato gli inaccettabili “tentativi di minaccia e di ricatto contro la Federazione Russa” e ha osservato che “la cooperazione tra Russia e Corea del Nord non è diretta contro Paesi terzi, è conforme ai principi e alle norme del diritto internazionale e contribuisce a rafforzare la pace e la stabilità nella penisola coreana”. Zinoviev ha dichiarato che la Russia è pronta a sforzarsi per garantire la pace sulla penisola coreana.
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Corea del Nord-Russia, la preoccupazione degli USA
Gli Stati Uniti sono terrorizzati dopo l’incontro tra Putin e Kim. Il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller definisce “estremamente preoccupante” l’ipotesi che la Russia possa fornire armi alla Corea del Nord. Così commenta la storica visita del presidente russo Putin in Corea del Nord e la firma dell’accordo di assistenza reciproca tra Russia e Corea nel Nord nel caso in cui uno dei due Paesi venisse attaccato. Se la Russia fornisse armi a Pyongyang per Miller “destabilizzerebbe la penisola coreana, ovviamente, e potenzialmente, a seconda del tipo di armi fornite, violerebbe le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che la stessa Russia ha sostenuto”.
Il segretario di Stato americano Antony Blinken e il ministero degli Esteri della Corea del Sud hanno affermato che il trattato tra Russia e Corea del Nord rappresenta una ”seria minaccia” alla pace e alla stabilità nella penisola coreana. Blinken ha affermato che
gli USA opteranno per ‘‘varie misure” in risposta all’accordo firmato da Putin e dal leader nordcoreano Kim Jong-un.
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