Disastri ambientali si abbattono sulla Terra del Dragone: stanotte un forte terremoto ha colpito una zona della Cina nord-occidentale, al confine tra Xingjiang e il Kyrgystan, alle ore 2:09 locali, 17:09 italiane. Al momento non sono state riportate vittime ma la scossa ha provocato il crollo di abitazioni e reso inagibili i collegamenti stradali. Quanto detto segue la tragedia di ieri quando una frana, causata dalle forti nevicate, ha seppellito un villaggio nella Cina meridionale provocando 11 morti.
Cina, l’epicentro del terremoto
L’epicentro è stato registrato dalla China Earthqyake Networks Center ad una profondità di 22 chilometri, nella contea di Wushi – prefettura di Aksu – una zona nel confine dello Xinjiang. La scossa di magnitudo 7.1 è stata avvertita anche in Kazakistan, provocando la fuga dei residenti dalle proprie abitazioni, ma fortunatamente non sono stati riportati danni. Anche l’Uzbekistan ha percepito il sisma.
L’area su cui si è abbattuto il terremoto è prevalentemente agricola e sono 5 i villaggi situati nella zona più colpita, nel raggio di 20 chilometri dall’epicentro. Nelle ore successive al terremoto sono state registrare alcune scosse di assestamento, la più forte di magnitudo 5.3. Al momento non ci sono vittime ma, in base ad un bilancio provvisorio, si attestano intorno ai 50 i feriti.
Cina, frana seppellisce un villaggio
Ieri una frana si è abbattuta sul villaggio di Liangshui, nella provincia dello Yunnan, nel sud-ovest della Cina provocando 11 morti e 47 persone sepolte dalle macerie. La causa sarebbe da ricollegare alle abbondanti nevicate. Per le operazioni di salvataggio sono stati mobilitati più di 30 camion dei pompieri e 200 soccorritori. Il presidente Xi Jinping richiede “massimi sforzi nei soccorsi”.
