Trump condannato, Tajani: “Noi alleati degli Usa non di un presidente”

Il verdetto non fermerà la corsa di Trump alle elezioni presidenziali che si svolgeranno il prossimo 5 novembre

Redazione
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Dopo mesi di attesa ecco che arriva il verdetto. L’ex presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump è colpevole per tutti i 34 capi di imputazione nel caso della pornostar Stormy Daniels. Il leader dei repubblicani è rimasto impassibile alla lettura del verdetto raggiunto all’unanimità dopo due giorni di camera di consiglio dai 12 membri della giuria sul caso pornostar.

Tajani: “Italia alleata Usa non di questo o quel presidente”

Nella corsa alla casa bianca “la partita è aperta , ma l’Italia è alleata degli Usa e non di questo o di quel presidente. Noi abbiamo un rapporto privilegiato con gli Stati Uniti”. Questo il commento del vicepremier Antonio Tajani ospite questa mattina a Mattino 5. “Non spetta a noi decidere chi debba fare il presidente degli Usa – ha aggiunto il leader di FI – i miei rapporti con Blinken sono ottimi , ma lo sarebbero con qualunque altro segretario di Stato americano”, conclude.

Trump era accusato di truffa e falsificazione di documenti e contabilità al fine di occultare pagamenti a Stormy Daniels, che aveva minacciato di rendere pubblica la storia di una sua relazione extraconiugale con il magnate, avvenuta sei anni prima, alla vigilia delle elezioni del 2016. Secondo l’accusa. Trump temeva che le rivelazioni potessero costargli la possibilità dell’ elezione alla Casa Bianca. Di conseguenza diede al suo ex faccendiere Michael Cohen l’onore di pagare 130.000 dollari alla Daniels, soldi che successivamente rimborsò a Cohen riportando falsamente quei versamenti sotto forma di spese legali. Cohen, che ha da tempo rotto con Trump, è stato il teste chiave dell’accusa durante il processo, nonostante gli sforzi della difesa di screditarlo come un bugiardo.

La reazione di Trump

Sono un uomo innocente“, è il primo commento del tycoon fuori dall’aula, dove ha annunciato che “continuerà a combattere“. “Il vero verdetto sarà il 5 novembre“, ha poi aggiunto, riferendosi all’ Election Day. “C’è un solo modo per tenere Donald Trump fuori dallo Studio Ovale: andare alle urne“, ha replicato su X Joe Biden. “Oggi è un giorno importante” per lo stato di diritto. Così il testimone principale nel processo contro Donald Trump ed ex avvocato del tycoon Michael Cohen ha commentato la condanna. Il volto repubblicano diventa quindi il primo ex presidente americano ad essere condannato in un processo penale, oltre che il primo candidato alle elezioni a correre come pregiudicato. Il verdetto di ieri non fermerà comunque la battaglia alle urne.

Pochi minuti dopo la lettura del verdetto, il sito web ufficiale della campagna di Trump ha reindirizzato a una pagina di raccolta fondi in cui si dichiara che il tycoon è un “prigioniero politico“: “Sono stato appena condannato in un processo politico truccato da caccia alle streghe: non ho fatto niente di sbagliato! Hanno fatto irruzione in casa mia, mi hanno arrestato, mi hanno fatto la foto segnaletica, e ora mi hanno appena condannato“, si legge.

La pena sarà stabilita in un’udienza fissata per l’11 luglio e potrà variare da un massimo di 4 anni di carcere alla messa in prova fino ad una multa. Certo che è che Trump farà appello e quindi ci vorranno mesi, se non anni per la conclusione della vicenda.

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