Pochi minuti dopo la mezzanotte del 9 febbraio, il Mare dei Caraibi è stato scosso da un violento terremoto di magnitudo 7.6. Una scossa potentissima, il cui epicentro è stato registrato a 33 chilometri di profondità, che ha terrorizzato i governi delle Nazioni che affacciano proprio su questo tratto di mare. Il sisma si è verificato a 200 chilometri a sud-ovest di George Town, capitale delle Isole Cayman, come riferito dall’Istituto di geofisica Usa (Usgs).
Sono scattate così una serie di allerte tsunami, che hanno riguardato Porto Rico, le Isole Vergini, Cuba, Giamaica, Messico, Costa Rica, Haiti, Isole Cayman, Bahamas, Honduras, Belize, Panama, Nicaragua e Guatemala. Con le autorità e la popolazione in massimo stato di allerta, si è cercato di comprendere la gravità del sisma appena accaduto.
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Intorno alle 3:15 della notte, quindi, l’allarme tsunami è stato ritirato, nonostante le scosse di minore intensità che hanno continuato a manifestarsi a seguito del primo terremoto. Il sisma più potente che si è verificato dopo la prima grande scossa ha avuto una magnitudo di 4,3 ed è stato registrato a dieci chilometri di profondità.
Le autorità continuano comunque a monitorare la situazione e i cittadini che vivono sulle coste dei Paesi interessati dal sisma sono stati invitati a lasciare le proprie abitazioni e dirigersi verso l’entroterra. Una situazione piuttosto simile a quella che in questi giorni sta colpendo l’isola greca di Santorini, divenuta teatro di uno sciame sismico che ormai da dieci giorni terrorizza la popolazione.
Terremoto ai Caraibi, l’innalzamento del mare nello Yucatan
Secondo quanto si apprende, la violenta scossa che ha colpito il Mar dei Caraibi non ha provocato danni. L’unico fatto degno di nota riguarda una particolare situazione che si è verificata a Isla Mujeres, al largo della penisola messicana dello Yucatan. Sembrerebbe, infatti, che a seguito del sisma sia stato registrato un innalzamento del livello del mare. Si tratterebbe comunque di pochi centimetri, ma il fenomeno è stato classificato come un vero e proprio tsunami.
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