Le indiscrezioni che oggi vedevano il primo ministro canadese, Justin Trudeau, vicino alle dimissioni si sono rivelate fondate. Il capo del governo del Canada ha annunciato oggi quella che potrebbe essere la fine della sua carriera politica, dichiarando di aver presentato le dimissioni da premier e di aver abbandonato la leadership del suo partito. Il liberale, negli ultimi mesi, si era trovato a far fronte a forti pressioni interne al suo partito e alla sua maggioranza, constatando un vertiginoso crollo dei consensi da parte della popolazione.
A soli nove mesi dalle elezioni legislative, quindi, il Canada si trova in un complesso caos politico, all’alba dell’ascesa di Donald Trump al potere negli Usa. Proprio la promessa del tycoon di firmare già il prossimo 20 gennaio, giorno del suo insediamento, un ordine esecutivo che impone una tariffa del 25% su tutti i prodotti provenienti dal Canada che arrivano negli Stati Uniti, si è rivelato una sorta di colpo di grazia per il primo ministro. “Se devo combattere battaglie interne al partito non posso essere la migliore opzione per le prossime elezioni“, ha spiegato il premier, giustificando così la sua complessa scelta.
La scelta di Trudeau, poi, si inserisce all’inizio dell‘anno in cui la presidenza del G7 spetta proprio al suo Paese. Un ulteriore tassello che va a sgretolare la stabilità del Paese. I lavori del Parlamento saranno chiusi fino al prossimo 24 marzo, come confermato dal premier, proprio per evitare il voto generale prima il che suo partito riesca ad eleggere un nuovo leader. Le elezioni dovranno svolgersi prima del 20 ottobre, ma potrebbero essere anticipate.
I possibili successori di Trudeau
Si inizia a ragionare, quindi, sui possibili successori di Justin Trudeau a capo del partito liberale. Al momento, i pronostici danno come favorite due donne. Si tratta dell’attuale ministro degli Esteri, Melanie July, e dell’ex vicepremier e ministra delle finanze Chrystia Freeland.
Quest’ultima è una dei principali osteggiatori di Trudeau e avrebbe pesantemente scosso il suo governo presentando le dimissioni dai suoi ruoli a poche ore di distanza dalla presentazione del piano di aggiornamento fiscale annuale. In una lettera, la ministra ha spiegato di non essere più disponibile a piegarsi ai “trucchi politici” di Trudeau. Tra i favoriti, poi, si contano anche l’ex banchiere centrale Mark Carney, stimato dallo stesso primo ministro uscente.
Canada, cosa sta succedendo
Secondo quanto riportato dalle diverse testate, sembrerebbe che il primo ministro Justin Trudeau abbia deciso di presentare le dimissioni da Capo del governo, a causa di alcuni dissidi interni al partito dovuti a loro volta dal crollo dei consensi registrati dalla maggioranza. Il forte dissenso nei suoi confronti avrebbe infatti convinto il leader ad abbandonare il suo ruolo, in netto anticipo rispetto alle elezioni legislative previste per il prossimo ottobre.
Il primo ministro è in carica in Canada dal 2015, quando il suo partito ha vinto per la prima volta le elezioni. Nel 2019 e nel 2021, poi, Trudeau è riuscito a convincere nuovamente gli elettori, rimanendo al potere per quasi 10 anni. Ora, però, il partito conservatore, guidato da Pierre Poilievre, avrebbe raggiunto consensi ben maggiori, tanto che il governo Trudeau sarebbe riuscito a superare diversi voti di fiducia con una maggioranza minima.
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