Scene degne di un film ambientato in un futuro distopico si sono verificate a Sofia, in Bulgaria, dove diversi manifestanti contrari all’entrata del Paese nell’Eurozona e all’adozione dell’Euro a partire dal 2026, si sono cimentati in atti di disordine pubblico e vandalismo.
Al centro delle loro azioni il palazzo della commissione Ue della città, che è stato imbrattato con lanci di vernice e uova. Inoltre, secondo quanto riportato dai media bulgari, sembra che un gruppo di protestanti abbia dato fuoco ad una delle bandiere dell’Unione europea, per poi incendiare anche il portone d’ingresso del palazzo.
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Bulgaria, l’intervento delle forze dell’ordine
Una protesta durissima, messa in atto dal partito anti-euro Revival (Vuzrazhdane), contrario alla scelta presa dalla Bulgaria di adottare la moneta europea a partire dal 2026. I manifestanti sono scesi in piazza scandendo slogan contrari ai principi dell’Eurozona, scandendo più di una volta i cori “Dimissioni” e “No all’euro“.
Proprio la furia dei manifestanti ha indotto le forze dell’ordine a tenere sotto stretto controllo il corteo. Gli autori degli atti di vandalismo contro il palazzo dell’Ue sono stati immediatamente allontanati e sono intervenuti tempestivamente i vigili del fuoco della città, che hanno velocemente spento le fiamme divampate davanti all’edificio.
Von der Leyen: “Quanto avvenuto a Sofia è un oltraggio”
Sul caso si è poi espressa la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, che ha definito gli atti compiuti dai manifestanti “oltraggiosi“, per poi ricordare che in Europa si esercita il diritto di manifestare, ma in modo pacifico. “La violenza e il vandalismo non sono mai la risposta“, ha infatti tuonato la leader tedesca, mettendo un punto categorico alla questione e condannando duramente gli atti violenti avvenuti a Sofia.
La Bulgaria è entrata a far parte dell’Unione europea nel 2007, ma da allora non è riuscita ad adottare l’Euro come moneta nazionale. Dal 2026, però, anche Sofia dovrebbe entrare nell’Eurozona, nonostante la contrarietà del partito pro-Cremlino Vuzrazhdane che, già nel 2023, aveva organizzato manifestazioni che si erano concluse con il vandalismo ai danni di un palazzo dell’Ue. La protesta di oggi aveva avuto inizio davanti alla Banca Centrale del Paese, proprio in difesa del Lev, la moneta bulgara.
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