“Brigitte Macron è trans”: quando l’umiliazione diventa un’arma politica

Due anni fa, un video pubblicato su YouTube suscitò un'enorme controversia e divenne particolarmente virale in Francia: nel filmato, Brigitte Macron, la first lady francese, veniva accusata di essere, in realtà, un uomo di nome "Jean-Michel". Questa teoria del complotto, diffusa proprio nelle settimane precedenti le elezioni presidenziali del 2022, alimentò un'ondata di disinformazione, oltre che insulti diretti proprio ai coniugi Macron. Le due donne responsabili della diffusione di queste accuse hanno dovuto rispondere davanti a un tribunale per diffamazione, ma l'effetto provocato dalla loro crudeltà ha ormai preso vita propria, insediandosi nelle menti di parte dell'opinione pubblica come fosse un fatto accertato

Redazione
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Il video che dimostrerebbe la natura transgender della moglie del presidente francese fu pubblicato nel dicembre 2021 da Amandine Roy, una veggente di 52 anni, e Natacha Rey, una sedicente giornalista di 48 anni. Le due donne sostenevano che Brigitte Macron fosse nata di sesso maschile, con il nome di Jean-Michel Trogneaux, e che avesse cambiato identità crescendo. Questa assurda teoria, che afferma che Brigitte fosse in realtà il fratello scomparso, fece il giro del web, provocando un’enorme ondata di speculazioni e commenti offensivi sui social media.

Brigitte Macron reagisce all’umiliazione

Brigitte Macron non rimase ferma a guardare mentre veniva bersagliata dall’opinione pubblica. All’epoca, la first lady presentò una denuncia per diffamazione contro Roy e Rey. Il processo si svolge oggi a Parigi e si inserisce in un contesto politico già teso, con il presidente Emmanuel Macron impegnato in una frenetica campagna per le elezioni legislative anticipate. Elezioni indette dopo la sconfitta del partito di Macron alle elezioni del Parlamento europeo, un evento che ha ulteriormente polarizzato il clima politico francese.

Brigitte Macron non parteciperà all’udienza di persona ma sarà rappresentata dal suo avvocato Jean Ennochi. Né lui né il team di Brigitte Macron hanno voluto commentare la faccenda prima dell’inizio del processo. Tuttavia, Emmanuel Macron ha pubblicamente condannato le false informazioni diffuse su sua moglie, sottolineando i danni che la disinformazione può causare alla vita privata delle persone. In occasione della Giornata internazionale della donna, Macron ha dichiarato: “La cosa peggiore è la falsa informazione. La gente alla fine ci crede e ti disturba anche nella vita privata“.

Emmanuel Macron Presidente della Repubblica francese
Emmanuel Macron Presidente della Repubblica francese

Attacchi personali ben poco politici

Le false affermazioni non solo hanno causato un danno d’immagine, ma hanno anche portato a gravi accuse di abusi su minori rivolte a Brigitte Macron. Queste teorie del complotto si sono diffuse rapidamente, trovando eco anche negli Stati Uniti, dove un video su YouTube (poi rimosso) ha amplificato ulteriormente le voci infondate. Tiphaine Auziere, figlia di Brigitte Macron, ha espresso la speranza che il processo possa mettere a tacere queste voci “grottesche“. Ha dichiarato: “Spero che questo processo possa portare alla luce la verità e fermare questa disinformazione che ha colpito la nostra famiglia in modo così ingiusto“.

Curiosamente, Brigitte Macron non è l’unica donna influente a essere stata vittima di disinformazione negli ultimi decenni. Anche figure di spicco come l’ex first lady statunitense Michelle Obama e l’ex premier neozelandese Jacinda Ardern sono state bersaglio di campagne di disinformazione riguardanti il loro genere o la loro sessualità, con l’obiettivo di umiliare e screditare loro e i loro coniugi. Sui social media, commenti come “Brigitte Macron è un uomo” o “Brigitte Macron è un transessuale” sono diventati comuni.

Le “prove” alla base della teoria

La teoria di Natascha Rey sul cambio di sesso della Macron sarebbe basata sulla scarsità di foto pubbliche della famiglia Trogneaux da giovane, aprendo la strada alla bizzarra teoria secondo cui Brigitte e il fratello siano in realtà la stessa persona. La teoria ha trovato nuovo vigore negli Stati Uniti grazie alla giornalista Candance Owens, vicina a Donald Trump, che ha discusso della questione nel proprio podcast, pubblicato su YouTube l’11 marzo. Owens ha affermato di credere nella veridicità della teoria, basandosi su presunte verifiche effettuate da lei stessa. 

Questo ha riacceso l’interesse per la falsa notizia e ha portato a ulteriori discussioni e speculazioni, con una nuova ondata di derisione per la Macron e per suo marito, costretti a trovare sulle varie piattaforme social ridicoli fotomontaggi in cui il volto di Brigitte veniva inserito sui corpi seminudi di alcuni uomini. Già nel febbraio 2023, il tribunale di Lisieux aveva condannato Amandine Roy e Natacha Rey per diffamazione, infliggendo loro una multa di 2 mila euro ciascuna. La sentenza ha stabilito che la diffamazione non riguardava solo Brigitte Macron ma anche altre due persone: Catherine Auzière e suo marito Jean-Louis. 

Secondo Rey, Catherine sarebbe la vera madre dei figli di Brigitte Macron, poiché, secondo la teoria, Brigitte essendo un uomo, non avrebbe potuto avere figli. Tuttavia, Catherine Auzière e Jean-Louis non hanno mai avuto figli, e sono stati infilati a forza nell’assurda teoria per il solo motivo che la Macron e Jean-Louis in passato erano cognati, e le due figlie avute da Brigitte durante il primo matrimonio hanno lo stesso cognome dell’uomo.

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