Brasile, 16enne uccide a martellate i genitori e poi gli dà fuoco

A pochi giorni dall'inquietante notizia di un 16enne che ha ucciso a scolpi di pistola i suoi genitori adottivi e sua sorella, una nuova vicenda molto simile avviene in Brasile. Anche in questo caso il minore è adottato e dopo aver commesso gli omicidi ha continuato normalmente la sua giornata

Redazione
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Il Brasile è stato nuovamente sconvolto da un terribile episodio di violenza. Un ragazzo si 16 anni di Rio de Janeiro ha impugnato un martello e con esso ha trucidato i suoi genitori adottivi. Il tutto nella sua abitazione. Dopo aver concluso gli omicidi, il giovane è uscito di casa ed è andato a cena fuori con gli amici, per poi tornare e decidere di dare fuoco ai corpi della sua mamma e del suo papà.

Solo a quel punto il 16enne ha deciso di prendere il suo cellulare e chiamare le forze dell’ordine per denunciare quanto accaduto. Arrivate sul posto, le autorità hanno arrestato il minore in flagranza di reato. Solo qualche giorno fa, il Brasile era stato scosso da un triplice omicidio: un 16enne adottato ha ucciso i suoi genitori e sua sorella con la pistola di ordinanza del padre, per poi continuare a vivere tranquillamente per i successivi tre giorni.

I due casi avvenuti in Brasile sono inquietantemente simili tra di loro. Si tratta in entrambi i casi di adolescenti, entrambi adottati e incredibilmente furiosi nei confronti dei loro genitori adottivi. Per ora non ci sono conferme su una correlazione tra le due vicende, considerabili semplicemente una terribile coincidenza.

Brasile, la confessione del 16enne

Secondo quanto riportato dalle autorità del Brasile, sembrerebbe che il giovane abbia confessato gli omicidi dei suoi genitori. Gli agenti, non appena giunti sul posto e dopo aver visionato i due cadaveri carbonizzati, hanno proceduto al fermo del 16enne, che è stato quindi trasportato in caserma. Lì, durante l’interrogatorio, l’adolescente ha confermato di essere stato adottato dalla coppia nel 2014, per poi raccontare cosa sia successo la sera degli omicidi.

Secondo il 16enne, gli omicidi sarebbero frutto di un litigio per futili motivi. A quanto pare quel giorno il ragazzino non era andato a scuola e i suoi genitori non erano affatto soddisfatti del suo comportamento. L’adolescente avrebbe giustificato la sua assenza dicendo che voleva riposarsi prima della sua lezione di jiu-jitzu ma i suoi genitori avrebbero continuato a rimproverarlo. A quel punto, il ragazzo avrebbe impugnato il martello per poi scagliarlo contro la coppia. Un omicidio brutale che, ancora una volta, ricorda la grave problematica del Brasile con la criminalità. Ogni anno avvengono infatti circa 23,4 omicidi ogni 100mila abitanti.

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