Borrell al G7: “Prima il cessate il fuoco, poi la riforma dell’UNIFIL

Borrell ha richiamato l'attenzione sulla necessità di supportare il popolo libanese nel rafforzare le capacità del proprio esercito affinché possa garantire la sicurezza ai confini

Redazione
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Durante il G7 della Difesa a Napoli, l’Alto rappresentante dell’Unione Europea per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, ha sottolineato l’importanza di un cessate il fuoco immediato come prerequisito per rivedere la missione dell’UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon). Secondo Borrell, la recente uccisione di Yahya Sinwar ha aperto una nuova prospettiva per la situazione in Medio Oriente, e questa opportunità deve essere sfruttata per raggiungere un accordo di pace e il rilascio degli ostaggi rimasti.

Borrell ha dichiarato che “dobbiamo prima di tutto fermare le ostilità“. La situazione in Libano è complessa e richiede un approccio che favorisca la stabilità e il rafforzamento delle istituzioni locali. Ha enfatizzato che “dobbiamo ricostruire la sovranità del Libano e garantire che le istituzioni libanesi funzionino adeguatamente”. Un passo cruciale, secondo Borrell, è che il popolo libanese assuma le proprie responsabilità, culminando nell’elezione di un nuovo presidente.

La missione UNIFIL: riflessioni e limitazioni

Durante le sue dichiarazioni, Borrell ha anche affrontato il tema delle capacità operative delle forze UNIFIL, spiegando che queste “non possono agire autonomamente”, evidenziando che il loro ruolo è limitato. Ha proposto che, sebbene si possa considerare un’espansione del mandato, tale decisione deve essere presa dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. “L’UNIFIL è presente non perché lo ha deciso il segretario generale Antonio Guterres, ma perché il Consiglio di Sicurezza lo ha voluto“, ha chiarito Borrell.

Il segretario generale non ha la facoltà di modificare il mandato delle forze di pace senza un accordo del Consiglio di Sicurezza, dove diversi partecipanti al G7 rivestono ruoli significativi. Questa dinamica mostra quanto sia cruciale il supporto internazionale e la cooperazione tra le potenze mondiali per garantire la stabilità in regioni critiche come il Libano. In un momento di crescente tensione globale, Borrell ha sottolineato l’importanza di rispettare le forze ONU ovunque operino, specialmente in Libano, dove le forze di pace stanno svolgendo un lavoro essenziale nonostante le sfide che il mondo sta affrontando. “Le forze ONU devono essere rispettate, in particolare in un contesto in cui stanno facendo un lavoro incredibile come peacekeepers“, ha affermato.

Sostegno al Libano e alla Sicurezza Regionale

In aggiunta, Borrell ha richiamato l’attenzione sulla necessità di supportare il popolo libanese nel rafforzare le capacità del proprio esercito affinché possa garantire la sicurezza ai confini. “È fondamentale che il loro esercito sia in grado di operare per la sicurezza della nazione, cosa che attualmente non avviene“, ha detto. L’Alto rappresentante ha quindi esortato la comunità internazionale a fornire assistenza al Libano per costruire un sistema istituzionale solido che possa affrontare le sfide interne ed esterne. Solo così si potrà realizzare una stabilità duratura nel paese e, per estensione, nella regione.

La dichiarazione di Borrell si inserisce in un contesto di tensioni in Medio Oriente, dove la situazione rimane fluida e complessa. La comunità internazionale deve quindi mantenere un focus costante sulla ricerca di una soluzione pacifica che non solo porti a un cessate il fuoco, ma che promuova anche un dialogo politico sostenibile e una governance efficace in Libano.

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