Il ministero della Difesa inglese fa il punto: «La fase due dell’avanzata di Mosca nel Donbass non procede come previsto»
«Bombe al fosforo su Azovstal, si va verso lo scontro finale». L’offensiva russa nel Donbass perde slancio, secondo il ministero della Difesa britannico. L’armata russa, che avrebbe perso fino a un terzo delle truppe, tiene alta la pressione nell’Est del Paese e colpisce anche in altre direzioni, come a Leopoli, ma i difensori resistono e contrattaccano da Kharkiv.
L’acciaieria e le bombe al fosforo
A Mariupol l’acciaieria è sotto il fuoco costante, persino con bombe al fosforo, secondo le autorità locali. E i combattenti di Azovstal, ormai allo stremo, si preparano alla battaglia finale. In questo scenario, Londra ritiene «improbabile un’accelerazione importante nell’avanzata nei prossimi 30 giorni». Valutazioni condivise dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, secondo cui la Russia «si trova a un punto morto» nel Donbass. Tanto che, secondo lo stato maggiore ucraino, Mosca starebbe addestrando 2.500 riservisti al confine per colmare le perdite. La prima linea russa, ha spiegato Kiev, per ora e’ concentrata sul Lugansk, dove sono stati effettuati una trentina di bombardamenti in 24 ore, soprattutto su Severodonetsk.
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A Mariupol intanto prosegue l’agonia del bastione di Azovstal. Mentre un maxi-convoglio di civili in fuga è riuscito a entrare a Zaporizhzhia dopo tre giorni di attesa, nell’acciaieria i russi continuano a colpire l’ultima sacca di resistenza. Anche in modo brutale, ricorrendo a «bombe incendiarie o al fosforo», ha denunciato il consigliere del sindaco Petro Andryushchenko. Secondo cui, tra l’altro, su alcune bombe sono state scritte le parole pronunciate dalla band ucraina Kalush dopo la vittoria all’Eurovision, proprio per salvare l’acciaieria sotto assedio.
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