Il New York Times chiede a Joe Biden di ritirarsi dalla corsa alla presidenza statunitense. “Per servire il suo Paese, il presidente dovrebbe lasciare la corsa”. A preoccupare sono le condizioni fisiche e mentali in cui versa il presidente uscente, che nel duello contro Trump lo hanno portato a una disastrosa performance.
Biden, l’invito a ritirarsi
Il duello di Joe Biden e di Donald Trump in vista delle elezioni presidenziali statunitensi ha fatto parlare tutto il mondo. Ad attirare l’attenzione è stato soprattutto l’attuale presidente degli USA, il quale non è apparso al pieno delle sue facoltà. Sono mesi che le condizioni fisiche e mentali del presidente preoccupano il mondo, e durante il duello con Trump, Biden ha dato ulteriore prova che gli anni che passano lo stanno segnando irrimediabilmente. Nel Nyt si afferma che Biden durante il duello ha insistito su come nel 2020 abbia battuto Trump, ma che questa non è più un’argomentazione sufficiente per spiegare perché Biden dovrebbe essere il candidato democratico di quest’anno.
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“Non ci si può aspettare che gli elettori ignorino ciò che era invece evidente: Biden non è più l’uomo che era quattro anni fa” si legge nel giornale. Il Nyt sottolinea quanto Biden abbia faticato nel duello a spiegare ciò che vorrebbe realizzare in un secondo mandato, a rispondere alle provocazioni di Trump, a chiedere a Trump riguardo i suoi piani, “più di una volta ha faticato ad arrivare alla fine di una frase”. Il giornale statunitense invita Biden a una ritirata per poter scegliere al meglio dei candidati democratici con idee più chiare ed energetiche che abbiano reali possibilità di sconfiggere Trump.
Biden, la lettera di Friedman
L’editorialista del Nyt Thomas L. Friedman ha scritto un commento a mo’ di lettera per il presidente Biden, che dice essere suo amico, spingendolo a ritirarsi per mantenere un ricordo pubblico di lui come si deve. Friedman dice che se dovesse continuare la corsa presidenziale le sue condizioni potrebbero rovinare quell’immagine positiva che si ha di lui. Definisce straziante il duello tra i due e sa nel cuore suo che Biden non ha nessuna possibilità di essere rieletto.
“Per dare all’America la massima possibilità di sventare la minaccia Trump a novembre, il presidente deve farsi avanti, dichiarare che non si candiderà alla rielezione e liberare tutti i suoi delegati per la convention democratica nazionale”, ha consigliato Friedman.
L’editorialista dice che nessuno dei due candidati ha dato un’immagine veritiera del mondo attuale, ma in questo momento il mondo ha bisogno di un’America al meglio delle facoltà che sia guidata dai migliori. Dice che un giovane Joe Biden avrebbe potuto assumere questo incarico, ma per il Biden segnato dal tempo tutto ciò non è possibile.
Friedman dice che se Biden riconoscerà i suoi limiti dovuti all’età “sarà osannato dagli americani per aver fatto ciò che Donald Trump non farebbe mai: mettere l’interesse del Paese davanti al proprio. Se insisterà per correre e perderà contro Trump, lui e la sua famiglia, assieme allo staff e ai membri del partito che glielo avranno permesso, non potranno più farsi vedere in giro”.
Biden difeso da Obama
C’è però chi prende le parti di Biden, come l’ex presidente degli USA Barack Obama, il quale dice che possono capitare serate di dibattito negative. “Ma questa elezione è ancora una scelta fra qualcuno che si è battuto per la gente ordinaria per tutta la sua vita e qualcuno che pensa solo a sé stesso. Fra qualcuno che dice la verità, che sa quello che è giusto e sbagliato e qualcuno con mente in cerca di benefici. La notte scorsa non ha cambiato questo. La posta in gioco a novembre è alta”, conclude Obama.
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