Belgio, il premier al Papa: “Le vittime di abusi devono essere ascoltate”

Il premier belga Alexander De Croo ha affrontato il tema degli abusi della Chiesa alla presenza di Papa Francesco e della famiglia reale

Redazione
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Il tema degli abusi irrompe nel primo incontro del Papa in Belgio. “Quando qualcosa va storto, non possiamo accettare che la cosa venga messa a tacere, perché questo danneggia il prezioso lavoro di tutti. Oggi le parole non bastano più. Servono misure concrete. Le vittime devono essere ascoltate, devono essere al centro. Hanno diritto alla verità. Le atrocità devono essere riconosciute. E giustizia va fatta“, le parole pronunciate questa mattina, riportate da Le Soir, dal premier belga Alexander De Croo, durante il ricevimento al castello di Laeken, alla presenza di Papa Francesco e della famiglia reale.

Il riferimento del primo ministro del Belgio è sia agli abusi sessuali commessi da sacerdoti nei confronti di minori sia allo scandalo rivelato dalla testata Het Laatste Nieuws nel 2014: dalla fine della Seconda Guerra Mondiale fino agli anni Ottanta, associazioni legate alla Chiesa belga avrebbero sottratto decine di migliaia di bambini (circa 30 mila) alle rispettive madri per venderli a famiglie adottive nel paese.

Papa Francesco: “Perdono per gli abusi”

Papa Francesco ha affrontato la piaga degli abusi in un passaggio del suo discorso: “Penso alle drammatiche vicende degli abusi sui minori, alla quale si è riferito il Re e anche il primo ministro, una piaga che la Chiesa sta affrontando con decisione e fermezza, ascoltando e accompagnando le persone ferite e attuando in tutto il mondo un capillare programma di prevenzione. Questa è la vergogna che oggi tutti noi dobbiamo prendere in mano e risolvere il problema. Perdono per gli abusi. Noi pensiamo al tempo dei santi innocenti al tempo di Erode, ma oggi nella stessa Chiesa c’è questo crimine. La Chiesa deve chiedere perdono, risolvere e che non succeda più. Se uno solo è sufficiente per chiedere perdono. Questa è la nostra vergogna e umiliazione“.

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