Australia, le impiantano embrione sbagliato: donna partorisce figlio di un’altra coppia

La clinica ha parlato di un errore umano ed isolato, verificatosi nonostante le attente procedure di sicurezza che si seguono all'interno della struttura. Al momento non è chiaro se la coppia voglia tenere il piccolo

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Uno scambio di embrioni involontario ha portato una donna a partorire un figlio che biologicamente non apparteneva né a lei né al suo compagno. Un “errore umano“, secondo quanto dichiarato dalla clinica Monash Ivf, una delle più grandi e famose in Australia. Sembrerebbe che il bambino in questione sia nato nel 2024, ma lo scambio sarebbe venuto alla luce solo lo scorso febbraio.

I dipendenti della clinica avrebbero infatti notato che la donna aveva un embrione in più nel magazzino della clinica. In poco tempo, grazie a indagini interne, è stato possibile scoprire l’errore. “Siamo devastati e ci scusiamo con tutti coloro che sono stati coinvolti“, ha dichiarato il portavoce della clinica, chiarendo che quanto accaduto sarebbe un episodio isolato e quindi non vi sarebbero stati altri scambi simili in passato. Inoltre è stato confermato che all’interno della clinica seguite con la massima attenzione le procedure di sicurezza.

Australia, le conseguenze dello scambio di embrioni

Le identità delle famiglie coinvolte non sono state rivelate per tutelare la loro privacy e permettere loro di affrontare la questione senza pressioni esterne. Entrambe le coppie coinvolte sono state immediatamente avvisate e la Monash Ivf ha annunciato la sua intenzione di voler garantire loro tutto il supporto necessario in questo complesso momento.

La compagnia ha quindi riportato l’errore al legislatore del Queensland, che dovrà indagare su quanto accaduto. Lo scorso anno la clinica ha dovuto affrontare un diverso tipo di problema, legato all’accusa di circa 700 clienti che hanno sostenuto che Monash Ivf potesse aver buttato embrioni che potevano invece essere impiantati. La società ha patteggiato pagando un risarcimento di 56 milioni di dollari australiani.

I casi di scambio di embrioni sono poco numerosi, ma si sarebbero verificati principalmente negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, Israele ed Europa. Una donna negli Stati Uniti ha denunciato una clinica di fertilità proprio per uno scambio di embrioni, che si sarebbe reso noto al momento del parto. Il bambino, infatti, aveva un’etnia completamente diversa da quella dei suoi genitori, che hanno comunque deciso di crescerlo come proprio. I genitori biologici del piccolo, però, hanno deciso di chiedere la custodia e la prima coppia si è vista costretta a rinunciare al bambino.

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