Attentato alle Torri Gemelle: arriva la sentenza definitiva

I responsabili ammettono il reato di cospirazione e di omicidio per evitare il processo che avrebbe come esito la pena di morte 

Redazione
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Svolta per l’attentato alle Torri gemelle. Tra un mese e mezzo ci sarà l’anniversario del tremendo attacco terroristico che sconvolse il mondo intero. Sono passati 23 anni da quel bruttissimo giorno dove persero la vita 2.823 persone tra civili e i passeggeri dei due aerei. Dopo una lunga attesa, finalmente la storia arriva ad una conclusione. I responsabili di aver pianificato, un uomo e i suoi due complici, già sotto la custodia americana dal 2003, si sono dichiarati colpevoli. Ammettendo il reato di cospirazione per ottenere il carcere a vita piuttosto che la pena di morte nella prigione di Guantanamo. Gli uomini in questione che hanno patteggiato sono Khalid Shaikh Mohammed, Walid bin Attach e Mustafa al-Hawsawi. 

Torri Gemelle, il patteggiamento

La soluzione permette ai colpevoli di evitare il processo che avrebbe avuto come esito ipotetico la pena di morte, ammettendo la loro colpevolezza alle condanne a loro imputate come l’omicidio delle vittime. Il patteggiamento evita quindi un processo che sarebbe durato 12-18 mesi. Mohammed, l’ingegnere, è stato accusato di essere l’ideatore del dirottamento dell’aereo proveniente da Boston per farlo finire contro gli edifici che poi è stato eseguito grazie al contributo di Osama bin Laden. 

La sentenza a causato un effetto divisivo 

La sentenza definitiva ha avuto un effetto divisivo, perché se ha portato alla conclusione del dramma trovando i responsabili,  ma  famigliari delle vittime sono fortemente in disaccordo con l’esito conclusivo emerso. Si leggono infatti le parole sul New York Post dell’ex agente della polizia di New York, Jim Smith che ritiene l’attacco tra i più grandi mai commessi nella storia dovendo portare alla pena massima possibile. Altri punti di vista, come quello di Kathy Vigiano moglie di un uomo vittima dell’attentato trova addirittura il patteggiamento come un modo per raggirare il sistema giudiziario a favore dei colpevoli.

Di certo c’è da ammettere che l’evento è stato di una portata gigantesca e ha scosso l’intero pianeta lasciando delle conseguenze protratte nel tempo importanti ed invalidanti per tutta la comunità e non solo per i parenti delle persone decedute. Nonostante il patteggiamento porti ad una condanna minore, ha come conseguenza che i responsabili restino a vita in galera. Sicuri che vederli morti cambierebbe quello che è successo 23 anni fa? 

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