Attentato a Brasilia, esplosioni vicino alla Corte suprema: una vittima

Si tratterebbe dell'azione di un lupo solitario che avrebbe annunciato il suo gesto su Facebook e poi si sarebbe presentato, carico di esplosivi, nella piazza della città in cui si trovano le sedi della Corte Suprema, del Parlamento e del Palazzo presidenziale; qui avrebbe lanciato degli ordigni e si sarebbe fatto esplodere

Redazione
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All’alba del G20 di Rio De Janeiro, che si svolgerà i prossimi lunedì e martedì, un evento potenzialmente catastrofico ha colpito Brasilia, dimostrando la necessità di un aumento delle misure di sicurezza nel Paese. Un uomo di 59 anni avrebbe infatti tentato di mettere in atto un attacco nella piazza dei Tre Poteri, dove si trovano le sedi della Corte Suprema, del Parlamento e del Palazzo presidenziale. Armato di numerosi esplosivi, l’uomo avrebbe in poco tempo scatenato il panico nella zona per poi togliersi la vita.

Dalle ricostruzioni delle autorità, sembrerebbe che il 59enne abbia prima fatto esplodere due ordigni nella vicinanza della Corte Suprema, di fatto provocando anche la propria morte, e poi si sarebbe verificata l’esplosione di una Kia Shuma parcheggiata nelle vicinanze e che sembrava fosse stracolma di ordigni artigianali. L’intervento delle squadre di artificieri e dei vigili del fuoco ha permesso di scoprire la presenza nella piazza di una terza bomba inesplosa.

I giudici della Corte Suprema, che al momento dell’attentato si trovavano riuniti, sono stati evacuati per la loro stessa sicurezza poiché all’epoca dei fatti le autorità non erano certe del numero degli attentatori. Sembrerebbe, comunque, che il 59enne abbia agito in totale autonomia e che non sia riuscito a ferire nessuno nel corso del suo attentato. Le autorità avrebbero poi scoperto che l’uomo avrebbe in qualche modo annunciato le sue intenzioni, attraverso un serie di post pubblicati su Facebook nelle ore precedenti l’attentato, in cui avrebbe suggerito un attentato dinamitardo contro obiettivi politici.

Brasilia, la messa in sicurezza dell’area

A seguito delle esplosioni, che avrebbero ricordato l’azione di alcuni attivisti di destra che nel gennaio 2023 sarebbero riusciti ad imbrattare e vandalizzare i Palazzi di Piazza dei Tre Poteri, le forze dell’ordine avrebbero tentato di mettere in sicurezza l’area, per evitare tragedie. I Palazzi del Parlamento e della Corte Suprema sono stati evacuati, mentre i vigili del fuoco hanno proceduto alla bonifica dell’area per trovare eventuali ordigni nascosti.

Le autostrade N2 e S2, adiacenti al Palazzo Presidenziale, sono state chiuse e le autorità brasiliane hanno attivato l’Operazione Scudo, ovvero una procedura che prevedere il rinforzo della sicurezza sul Palazzo del Presidente e che prevede anche l’attivazione dell’esercito.

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