Un attacco hacker di portata senza precedenti avrebbe colpito l’Iran, secondo quanto riportato da una fonte ritenuta autorevole dal regime di Teheran. Anche se la notizia non è stata confermata ufficialmente, essa riflette l’atmosfera di tensione e allerta che pervade la Repubblica islamica, preoccupata per un imminente attacco israeliano, considerato ormai inevitabile.
Secondo Abolhassan Firouzabadi, ex capo della cybersicurezza interna iraniana, il Paese avrebbe subito un vasto attacco informatico che ha compromesso vari livelli delle istituzioni, comprese le infrastrutture critiche come gli impianti nucleari. “Il governo, la magistratura e il parlamento sono stati colpiti, e informazioni sensibili sono state rubate”, ha dichiarato Firouzabadi in un’intervista al canale televisivo Iran International, con sede a Londra. Tra i settori colpiti dall’attacco vi sarebbero anche le reti di distribuzione del carburante, i sistemi municipali e i trasporti.
Nonostante l’assenza di una conferma ufficiale, la notizia ha acceso i riflettori sull’intensificarsi della tensione tra Iran e Israele. Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, pochi giorni fa, ha ribadito che la risposta israeliana ai missili lanciati dall’Iran il primo ottobre sarà “letale, precisa e sorprendente“, lasciando intendere che potrebbe non limitarsi all’uso di bombe o missili.
La possibilità di un attacco cyber è una delle opzioni sul tavolo per Israele, secondo alcuni esperti. L’assenza di dettagli su come e quando l’Iran sia stato colpito aumenta il mistero, alimentando speculazioni su operazioni non convenzionali in corso da parte dello Stato ebraico.
Nel frattempo, le autorità di Teheran mantengono il silenzio, così come Israele non ha fatto trapelare alcun commento ufficiale. Tuttavia, la paura di una rappresaglia israeliana sembra evidente. Da giorni l’Iran è in uno stato di massima allerta, con misure di sicurezza rafforzate. Il governo di Teheran, secondo fonti vicine alla CNN, si starebbe inoltre impegnando in una febbrile attività diplomatica per cercare di ridurre l’intensità dell’attacco israeliano, facendo pressione sui Paesi vicini affinché intervengano per mediare.
L’ipotesi di un attacco cyber da parte di Israele si inserisce in un contesto di crescente conflittualità nella regione. Israele, dopo aver inflitto pesanti perdite a Hamas e Hezbollah, potrebbe ora rivolgere la sua attenzione verso l’Iran, leader dell’asse sciita. Gli Stati Uniti, da parte loro, hanno esortato Israele a evitare di colpire siti nucleari o petroliferi, per scongiurare impatti disastrosi sull’economia e l’ambiente dell’intera regione.
Resta da capire come si evolverà la situazione, ma una cosa appare chiara: l’Iran vive con il fiato sospeso in attesa della prossima mossa israeliana.
