“Una nuova Notte dei Cristalli”, Netanyahu condanna le violenze contro i tifosi israeliani ad Amsterdam

Il governo italiano si è unito alle condanne. Giorgia Meloni, presidente del Consiglio dei ministri, ha espresso preoccupazione per gli eventi di Amsterdam durante un incontro con il primo ministro olandese Dick Schoof

Redazione
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La violenza scoppiata a Amsterdam dopo la partita di Europa League tra Maccabi Tel Aviv e Ajax ha suscitato forti reazioni a livello internazionale. Gli episodi di aggressioni ai tifosi israeliani sono stati definiti dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu come una “Notte dei Cristalli”, un richiamo alle atrocità del 1938, quando si verificò il famigerato pogrom contro gli ebrei in Germania e nei territori occupati dai nazisti. Durante una visita al ministero degli Esteri israeliano a Gerusalemme, Netanyahu ha sottolineato come, a distanza di decenni, l’antisemitismo sia ancora una realtà dolorosamente presente, sebbene con una differenza fondamentale rispetto al periodo prebellico: lo Stato di Israele è stato creato e, per questo, “dobbiamo occuparci di questo problema”, ha dichiarato.

Le parole di Netanyahu

Secondo Netanyahu, gli attacchi ai tifosi israeliani a Amsterdam non rappresentano solo un pericolo per la comunità ebraica, ma minacciano anche la sicurezza dei Paesi liberi e dei Paesi Bassi in particolare. “Questa situazione mette in pericolo innanzitutto noi e loro, nonché gli Stati liberi e i Paesi Bassi. Dobbiamo prendere la cosa sul serio“, ha ammonito il premier israeliano, ribadendo la necessità di una risposta ferma e decisa contro l’antisemitismo. “Non possiamo lasciar passare una cosa del genere“, ha concluso.

Il governo italiano si è unito alle condanne. Giorgia Meloni, presidente del Consiglio dei ministri, ha espresso preoccupazione per gli eventi di Amsterdam durante un incontro con il primo ministro olandese Dick Schoof. “L’antisemitismo dilagante è inaccettabile e spaventoso“, ha dichiarato la Meloni, aggiungendo che è “dovere di tutti garantire piena sicurezza ai cittadini di religione ebraica“. Le parole della premier italiana hanno evidenziato la gravità dell’incidente e l’urgenza di contrastare con fermezza qualsiasi forma di discriminazione basata sulla religione o sull’etnia.

Da parte sua, il primo ministro olandese Dick Schoof ha espresso un profondo dispiacere per quanto accaduto, definendo l’aggressione ai tifosi del Maccabi Tel Aviv come un “terribile attacco antisemita”. Schoof ha promesso che il governo olandese avrebbe preso tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza degli israeliani, esprimendo la speranza che continuino a visitare il suo Paese. “Il mio messaggio agli israeliani è che spero che continuino a venire in Olanda, perché faremo tutto quello che è in nostro potere perché si sentano al sicuro”, ha affermato il premier olandese a margine di un incontro a Budapest con i leader dell’Unione Europea.

Schoof, che ha un passato come capo dei servizi segreti olandesi, ha riconosciuto la gravità degli scontri, sottolineando come l’incidente sia stato dovuto a gruppi di “rivoltosi anti-Israele” che hanno attaccato i tifosi al termine della partita, e ha promesso che i responsabili sarebbero stati perseguiti con la massima severità. “Non possiamo mai dire che una cosa non accadrà mai più, ma possiamo cercare di prevenirla”, ha detto il premier, ribadendo l’impegno delle forze dell’ordine nel fermare la violenza.

La violenza

La violenza si è scatenata poco dopo il fischio finale della partita, che ha visto l’Ajax trionfare con un 5-0. I tifosi del Maccabi Tel Aviv, molti dei quali indossavano simboli ebraici, sono stati aggrediti in diverse zone della città. La polizia ha confermato che gli attacchi avevano una chiara matrice antisemita, e ai sostenitori israeliani è stato consigliato di evitare di esporre simboli religiosi o di lasciare i propri hotel per evitare ulteriori rischi. Secondo le autorità, almeno dieci persone sono rimaste ferite, e 62 sono state arrestate, di cui una decina sono ancora in custodia dopo i controlli.

I media israeliani hanno parlato di un attacco “organizzato” da parte di gruppi filo-palestinesi, che hanno agito in modo coordinato, mascherandosi e urlando slogan come “Palestina libera” mentre aggredivano i tifosi israeliani. Questo episodio ha alimentato il dibattito sulla crescente polarizzazione tra le diverse fazioni politiche e sociali in Europa, con alcuni attivisti filo-palestinesi che hanno parlato di “provocazioni” da parte dei sostenitori israeliani, ma l’episodio è stato ampiamente condannato come una violenza ingiustificata.

Questa violenza a Amsterdam, che arriva a pochi giorni dall’anniversario della Notte dei Cristalli, ha riacceso il dibattito sull’antisemitismo in Europa, un fenomeno che sembra essere tornato prepotentemente alla ribalta in molte città del continente. L’incidente dimostra quanto sia cruciale l’impegno delle istituzioni e della società civile per fermare l’odio e garantire che simili atti non abbiano mai più luogo.

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