Recentemente negli Stati Uniti è stato scoperto uno straordinario scheletro di stegosauro rinominato Apex che ha fatto la storia diventando il fossile di dinosauro più costoso mai venduto. Mercoledì 17 luglio scorso, il fossile è stato venduto all’asta da Sotheby’s a New York per la cifra record di 44,6 milioni di dollari, circa 40,6 milioni di euro. L’acquirente, il miliardario Ken Griffin, ha superato ogni aspettativa, considerando che il valore stimato durante la prevendita era di 4-6 milioni di dollari.
Vendita record
La vendita di Apex ha visto un incremento del 643,3% rispetto al valore massimo prestabilito, decretando un nuovo record nel campo dei fossili di dinosauro. Il precedente record era detenuto da Stan, un fossile di T-Rex venduto per 31,8 milioni di dollari nel 2020. Ken Griffin, già noto per l’acquisto di una copia originale della Costruzione degli Stati Uniti per 43 milioni di dollari nel 2021, ha deciso di prestare Apex a un’istituzione americana per l’esposizione pubblica. L’acquirente è il proprietario del fondo pensione Citadel e un noto donatore del Partito Repubblicano.
Leggi Anche
Un esemplare unico
Le caratteristiche di Apex lo rendono unico. È un esemplare straordinario. Lungo circa 8 metri e alto 3,3 metri, risalente al periodo storico del tardo Giurassico, tra i 161 e 146 milioni di anni fa. Fu scoperto nel 2022 dal paleontologo Jason Cooper nella Formazione Morrison, un famoso sito fossile limitrofo ai confini tra Utah e Colorado. Lo scheletro è completo al 70% con 254 ossa fossili e parti mancanti in seguito ricostruite con tecnologie all’avanguardia per la stampa in 3D. La struttura ossea è stata delicatamente estratta e pulita usando getti di sabbia e scalpelli pneumatici.
Attualmente si presenta montato su una struttura in acciaio con staffe a sorreggere ogni singolo osso per facilitarne il trasporto oltre alle analisi scientifiche. Questo esemplare adulto, probabilmente in età avanzata, rappresenta un vero e proprio tesoro preistorico di inestimabile valore, oltre che per il suo stato di conservazione, ma anche per le tecniche avanzate utilizzate nella sua preparazione e montaggio. L’acquisto di questo reperto non solo segna un nuovo record nel mondo delle aste e dei fossili, ma da anche un importante contributo alla scienza e all’educazione. Attraverso lo studio di questo ritrovamento sarà possibile analizzare e comprendere di più il mondo della preistoria e le creature che lo abitavano.
© Riproduzione riservata