Amelia Earhart, potrebbe essere stato ritrovato l’aereo della famosa aviatrice

Il team di ricerca Deep Sea Vision pensa di aver ritrovato il relitto del bimotore di Amelia Earhart nell’Oceano Pacifico, ponendo fine a al mistero sulla scomparsa della famosa aviatrice che va avanti da ben 87 anni

Gian Luca Giosue
4 Min di lettura

Il mistero della scomparsa di Amelia Earhart, celebre aviatrice americana, potrebbe finalmente avvicinarsi a una conclusione dopo ben 87 anni dalla sua scomparsa. Il team di esplorazione noto come Deep Sea Vision, con sede nella Carolina del Sud, ha annunciato di aver individuato i resti del Lockheed 10-E Electra, il velivolo con cui Earhart e il suo navigatore Fred Noonan scomparvero il 2 luglio 1937, mentre tentavano di compiere la prima circumnavigazione del globo da parte di una donna.

I dettagli sul ritrovamento

Il team ha impiegato un drone sottomarino per perlustrare una vasta area dell’Oceano Pacifico, coprendo più di 5.200 chilometri quadrati. Le immagini sonar, condivise su Instagram, mostrano ciò che sembra essere il relitto dell’aereo di Amelia Earhart situato a quasi 5.000 metri di profondità, a meno di 160 chilometri da Howland Island, l’isola che Earhart e Noonan stavano cercando di raggiungere per il rifornimento di carburante prima della scomparsa.

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Le immagini del velivolo catturate da Deep Sea Vision

Tony Romeo, ex ufficiale dell’intelligence dell’Air Force e finanziatore dell’esplorazione, ha dichiarato che la forma distintiva della coda del velivolo nelle immagini rende plausibile che si tratti effettivamente dell’aereo di Amelia Earhart. Tuttavia, non è ancora certo che si tratti proprio del famoso bimotore, ed è in corso la ricerca di ulteriori immagini più definite del relitto per confermare con certezza l’identità del mezzo.

La scomparsa di Earhart e Noonan è stata uno dei misteri più duraturi della storia dell’aviazione americana, con numerosi tentativi nel corso degli anni di scoprire cosa sia effettivamente successo in quell’ultimo tragico volo. Le operazioni di ricerca originarie furono le più costose mai organizzate dalla Marina degli Stati Uniti e dalla Guardia Costiera, ma non portarono a risultati significativi. I due aviatori furono dichiarati ufficialmente morti nel 1939, due anni dopo la scomparsa, nonostante non fosse mai avvenuto il ritrovamento dei loro corpi e dei resti del velivolo.

L’ultimo volo di Amelia Earhart

Tra le prime donne a prendere un brevetto di volo, Amelia Earhart divenne famosa in tutto il mondo per aver conquistato diversi primati, diventando anche un simbolo femminista e della lotta per l’uguaglianza di genere. Dopo essere diventata la prima donna a sorvolare l’Atlantico e attraversare gli Stati Uniti in un singolo volo privo di scali, l’ultima impresa di Amelia Earhart aveva lo scopo di renderla anche la prima donna a compiere il giro del globo in aereo. Un’impresa che, nonostante fosse già stata compiuta da aviatori uomini, avrebbe alzato l’asticella della difficoltà, impostando la rotta intorno all’equatore e aumentando di conseguenza la distanza da percorrere a 47.000 km.

Earhart e Noonan avevano già compiuto buona parte del viaggio, ma qualcosa andò storto durante il tragitto che li avrebbe portati dalla Nuova Guinea a Howland Island, una minuscola isola lunga appena due km nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico. A causa di alcune difficoltà nel mettersi in contatto via radio con la Guardia Costiera statunitense, i due aviatori non riuscirono a trovare l’isola e molto probabilmente finirono il carburante mentre erano ancora in volo cadendo in mare.

Le ricerche ufficiali, iniziate un’ora dopo la scomparsa del velivolo impiegarono numerose navi della Marina Militare Statunitense e terminarono a fine luglio 1937, dopodiché il marito di Earhart, George Putnam, finanziò un ricerca privata a causa della quale fu rimandata la dichiarazione legale del decesso al 1939.

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