Tesla crolla e Musk perde 24 miliardi, di chi è la colpa

Tassi di interesse troppo elevati sarebbero la causa del crollo delle azioni, ma la colpa potrebbe essere dello stesso Elon Musk

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Spiacevoli notizie per la causa automobilistica Tesla, che giovedì mattina ha pubblicato il deludente rapporto trimestrale. Secondo i dati il prezzo delle azioni sarebbe sceso di quasi il 9%, causando conseguentemente una riduzione di 24 miliardi di dollari nel patrimonio di Elon Musk. Nonostante ciò il magnate rimane comunque l’uomo più ricco al mondo con un patrimonio netto di oltre 232,2 miliardi di dollari.

Tesla di Musk, dagli enormi guadagni al crollo

il difforme elon musk
Elon Musk, plurimiliardario proprietario di Tesla

Nel primo periodo della pandemia Tesla aveva registrato guadagni enormi. Tra il marzo 2020 e il novembre 2021 le azioni erano salite del 1300% raggiungendo i 410 dollari. Negli anni successivi le cose erano proseguite tra alti e bassi. Nel 2022 il prezzo delle azioni era sceso del 65%, raggiungendo i 100 dollari circa, mentre nel 2023 vi era stato una crescita parziale che aveva portato le azioni a salire del 130%. Ad oggi il prezzo delle azioni si aggira sui 221 dollari.

Perché le azioni di Tesla crollano?

Tra le motivazioni che potrebbero aver causato il crollo delle azioni, una delle principali è il forte impatto dei tassi di interesse sulla domanda, soprattutto dopo che l’azienda non ha “centrato le previsioni sia degli utili che delle entrate dal suo rapporto del secondo trimestre del 2019”. Gli utili sono infatti stimati a 66 centesimi per azione e un ricavo di 23,35 miliardi di dollari, contro i prezzi previsti di 73 centesimi per azioni e un ricavo pari a 24,1 miliardi di dollari.

E si prevede che i prezzi possano essere ulteriormente abbassati nel trimestre in corso in modo tale da raggiungere l’obiettivo di consegna di 1,8 milioni di veicoli.

Elon Musk
Ma secondo gli analisti di Wall Strett la colpa del crollo delle azioni sarebbe però da attribuire allo stesso Musk

Il plurimiliardario, già negli scorsi mesi, si era detto consapevole del fatto che la fiducia dei consumatori stesse venendo meno a causa degli elevati tassi di interesse e delle molteplici guerre. Ma allo stesso tempo è anche fiducioso che questo sia solo un momento di crisi da cui la l’azienda saprà rialzarsi. “E’ una nave incredibilmente capace” – ha dichiarato subito dopo aver riportato le stime della società – “Non affonderemo, ma anche una grande nave in tempesta deve affrontare delle sfide”.

Ma secondo gli analisti di Wall Strett la colpa del crollo delle azioni sarebbe però da attribuire allo stesso Elon Musk. Nel corso di una conferenza aveva lamentato dei costi di interesse e descritto il mercato globale come “un ambiente economico sfidante”, spiegando anche la necessità di abbassare i costi per ridurre le aspettative sul Cybertrack. Il nuovo prodotto firmato Tesla, un pick-up elettrico, sarà infatti sul mercato a partire dal 30 novembre.

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