Oggi giornata di scadenze per chi è interessato alla Rottamazione quater. Entro questo venerdì bisogna versare la settima rata, mentre si tratta della sesta per i cittadini colpiti dalle alluvioni del maggio del 2023. Il calendario, che segue le scadenze, scorre in maniera regolare e non ci sono rimandi per chi sta rispettando i pagamenti per sanare il debito con il Fisco.
Grazie alla regola dei 5 giorni di tolleranza, il 5 marzo è la data ultima per effettuare i versamenti dovuti. Diversamente, coloro che non rispetteranno l’appuntamento si vedranno decaduti dalla definizione agevolata. Inoltre non potranno beneficiare del DL n.202 del 2024, riservato a chi non ha versato almeno una delle rate dovute dal momento dell’adesione.
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Rottamazione quater, c’è la possibilità di pagare entro il 5 marzo
Secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2023, la scadenza a fine mese interessa coloro che hanno aderito alla definizione agevolata delle cartelle nel periodo dal 2000 al 2022. Inoltre, altra condizione è quella di essere in regola con il piano di pagamenti comunicato dall’Agenzia delle Entrate.
La stessa data di oggi interessa anche coloro che, avendo residenza il 1° maggio del 2023, furono colpiti dalle alluvioni nei territori della Marche, Toscana ed Emilia Romagna. Per questi cittadini vi è una differita di 3 mesi e chi non avesse attivato l’addebito automatico delle rate ha diverse procedure per effettuare il pagamento.
Per quanto riguarda il versamento, questo può essere effettuato online usufruendo, per esempio, dei servizi dell’Agenzia delle Entrate Riscossione. Ma si apre la possibilità di effettuare il pagamento rivolgendosi agli uffici territoriali per prenotare un appuntamento oppure presso tabaccai e ricevitorie. Inoltre, grazie al termine di tolleranza, le somme si possono versare entro il 5 marzo per rimanere nel quadro della definizione agevolata.
Rottamazione quater, gli effetti beneficiari cadono dopo il 5 marzo
Secondo quanto riportato dall’Agenzia delle Entrate Riscossione, chi non avesse pagato la rata entro il 5 marzo “perderà i benefici della misura agevolativa”. Inoltre, chi non dovesse risultare in regola con il piano della rottamazione quater, avrà comunque la possibile di richiedere la rateizzazione. Quest’ultima permette di suddividere il debito fino ad un massimo di 120 rate mensili.
Contrariamente, secondo quando previsto dal Decreto Milleproroghe, non sarà possibile beneficiare della riapertura della definizione agevolata. A tal proposito l’Agenzia delle Entrate Riscossione ricorda che la nuova domanda di adesione potrà essere presentata solamente da coloro che risultano non in regola dal 31 dicembre del 2024.
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