Secondo il Codacons diversi prodotti e servizi subiranno aumenti a causa dell’inflazione. La crescita più significativa sarà per gli alimentari, un incredibile rialzo di 507 euro a famiglia
L’inflazione, un tarlo persistente che continua a mordere anche nel 2023. L’anno appena iniziato rischia di presentare un conto aggiuntivo di tutto per le famiglie italiane. Secondo i calcoli del Codacons, è in arrivo una stangata di oltre 2.400 euro a famiglia. Una cifra che non tiene conto anche dei possibili aumenti delle bollette di luce e gas, il cui andamento dipenderà molto dal mercato e dall’efficacia delle nuove misure che il governo italiano adotterà ne corso dell’anno.
Tutti i rincari
In particolare i listini dei prodotti alimentari rimarranno su livelli elevati, mentre altre voci di spesa, dalle assicurazioni ai servizi telefonici, invertiranno nel nuovo anno il trend discendente e registrano di nuovo aumenti. Cambieranno anche le rate dei mutui – destinate a subire nuovi rialzi – per effetto delle decisioni della Bce. A tutto ciò si aggiungono anche i rincari dei carburanti e dei pedaggi, un’ulteriore zavorra a gravare sulle spese degli italiani.
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Record di + 507 euro per i generi alimentari
Prendendo in esame le principali voci di spesa a carico dei cittadini, per gli alimentari, che rappresentano i consumi primari delle famiglie, nel 2023 i prezzi al dettaglio dovrebbero registrare un calo rispetto ai record attuali, ma rimarranno comunque su livelli elevati, determinando un aggravio di spesa stimato in circa +507 euro annui a famiglia.
Le tariffe Rc auto e telefono
Le tariffe Rc auto sono destinate a salire ulteriormente nel 2023, con un rincaro stimato di 18 euro a famiglia. Anche le compagnie telefoniche stanno aggiornando le tariffe, adeguando i prezzi offerte alla nuova situazione economica. Infatti, tra telefonia fissa e mobile, la maggiore spesa annua si aggirerà attorno ai +30 euro a nucleo familiare.
Servizi bancari e imposte locali
Per i servizi bancari si prevedono aumenti di minor portata – circa 9 euro – mentre tasse e imposte locali dovrebbero generare un aumento di spesa, pari circa a +45 euro, per effetto delle decisioni di molti comuni di ritoccare al rialzo la tassazione per recuperare le perdite subite nel 2022 a causa del caro-bollette.
Aumentano le rate dei mutui
Chi ha aperto un mutuo a tasso variabile deve mettere un aumento di +1260 euro nel 2023, come effetto dei rialzi dei tassi decisi a dicembre dalla Bce e dei prossimi aumenti annunciati dalla Lagarde per questo strano 2023.
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