Pil Italia,+0,9% annuo nel secondo trimestre ma calo del valore aggiunto per agricoltura e industria

Secondo l'analisi dei conti economici trimestrali, le stime preliminari del Pil del secondo trimestre confermano infatti una crescita congiunturale dello 0,2%

Redazione
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Il prodotto interno lordo – Pil – del secondo trimestre del 2024 è cresciuto dello 0,9% rispetto a quello dello stesso periodo nel 2023. L’andamento positivo è registrato dall’Istat che conferma le stime della crescita acquisita. Secondo l’analisi dei conti economici trimestrali, le stime preliminari del Pil del secondo trimestre confermano infatti una crescita congiunturale dello 0,2% e un aumento dello 0,9%.

Pil: bene per i consumi delle famiglie, male l’agricoltura e industrie

Secondo quanto riporta l’Istat, la crescita del Pil è dovuta alle componenti della domanda nazionale con il contributo positivo per 0,1 punti percentuali dei consumi delle famiglie e degli investimenti. Le analisi del prodotto interno lordo fanno riferimento anche ad un contributo consistente fornito della variazioni delle scorte, pari a 0,4 punti percentuali, che va in contrasto con quello negativo della domanda estera netta.

La situazione più critica è quella che riguarda il valore aggiunto. In crescita quello del settore dei servizi ma in calo quello dell’agricoltura, silvicoltura, pesca – dell’1,7% – e quello industriale – dello 0,8%. Di fatto, dai servizi si registra un contributo positivo dello 0,4% al Pil mentre viene segnalato un calo importante al valore aggiunto dell’agricoltura e dell’industria. Per l’Istat è in crescita il comparto delle costruzioni con + 0,6%, quello del commercio, riparazione di veicoli, trasporto, magazzinaggio, alloggio e ristorazione con +0,5%, quello dei servizi di informazione e comunicazioni +0,6%, delle attività finanziarie e assicurative +0,2%, delle attività immobiliari +0,8%.

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