L’economia italiana e dell’Eurozona rallentano, Gentiloni: “Bce tagli presto i tassi”

Sul Pil dell'Eurozona l'Europa ridimensiona le stime. Calo della crescita con una ripresa lieve e graduale; previsioni migliori sull’inflazione

Redazione
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Le previsioni invernali della Commissione Europea non sono rosee: la crescita economica è in calo sia per l’Italia che per l’intera area euro. Dopo un 2023 stagnante, ci si aspetta una crescita lenta nel 2024 e 2025. Le stime iniziali erano più ottimistiche, ma sono state riviste al ribasso: nell’Eurozona il Pil è al 0,8% nel 2024 e arriverà al 1,2% nel 2025, mentre in Italia il Pil nel 2024 è allo 0,7%, in calo rispetto allo 0,9% previsto in precedenza.

Cosa significa? Che L’economia crescerà, ma a un ritmo molto più lento; ci saranno meno opportunità di lavoro e di investimento; il rischio di una recessione è aumentato.

Pil Eurozona, Gentiloni: “L’incertezza rimane elevata”

Questa cautela nelle stime di crescita ha basi concrete, spiega il commissario Ue per gli Affari economici Paolo Gentiloni, durante la presentazione delle previsioni d’inverno: “L’equilibrio dei rischi è sbilanciato verso esiti più avversi. L’incertezza rimane eccezionalmente elevata, in un contesto di prolungate tensioni geopolitiche e del rischio di un ulteriore ampliamento della crisi in Medio Oriente“.

Bandiera europa
Commissione Europea

Le cause sono da attribuire alla crisi nel Mar Rosso: “I tempi di consegna per le spedizioni tra l’Asia e l’Ue sono aumentati di 10-15 giorni e i costi sono aumentati di circa il 400% ma almeno finora, né le catene di approvvigionamento globali né quelle dell’Ue appaiono sotto tensione” precisa Gentiloni.

Pil Eurozona, Italia: lieve rallentamento ma stime positive

In linea generale l’economia europea sta subendo un rallentamento ma per l’Italia la Commissione prevede che “la produzione economica continuerà a crescere lentamente nel 2024, con il potere d’acquisto delle famiglie che dovrebbe beneficiare della disinflazione e dell’aumento dei salari, in un contesto di mercato del lavoro resiliente“.

Le previsioni della crescita sono calate ma gli investimenti sono destinati a riprendersi non appena l’iniezione di liquidità del Pnrr entrerà in circolo, dando nuova linfa all’economia: “L’attuazione del Pnrr stimolerà sia la spesa per le infrastrutture che l’acquisto di beni materiali e immateriali delle imprese, che si prevede trarranno vantaggio anche dal miglioramento delle condizioni finanziarie” precisa la Commissione.

Migliorano significativamente le previsioni sull’inflazione che stando alle nuove stime dell’Ue, si ridurrà più rapidamente di quanto era stato pensato: nell’Eurozona dovrebbe calare dal 2,7% previsto per il 2024 e al 2,2% nel 2025. In quanto all’Italia è stimata al 2% nel 2024 e al 2,3% nel 2025. Mentre nell’Ue passerà dal 6,3% del 2023, ad un 3% del 2024, al 2,5% del 2025.

Pil Eurozona, lo scambio tra Gentiloni e Langarde

Con queste premesse ieri il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, commentando le previsioni d’inverno, ha presentato una richiesta alla Bce: quella di tagliare i tassi di interesse, con il fine di sostenere la crescita dei salari che al momento è in fase decrescente.

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Christine Langarde

Se la manovra verrà messa in atto, afferma Gentiloni: “consentirà di recuperare le perdite passate nei redditi reali dei lavoratori senza alimentare l’inflazione“. Ma la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde è contraria alla strategia e non accoglie l’invito di Gentiloni: “Questi tassi sono a livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, daranno un contributo sostanziale a garantire che l’inflazione ritorni tempestivamente al nostro obiettivo” ha concluso.

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