Dalla Russia proviene più del 50% del petrolio utilizzato in Europa, un numero pari a 700.000 barili ogni giorno
Sebbene il prezzo del diesel stia continuando a crescere, in particolare nell’ultimo periodo, si può dire che, storicamente, il diesel è sempre costato meno della benzina. Il motivo è da ricercare principalmente nel processo di raffinazione, meno costoso rispetto a quello della benzina, insieme alle imposte che sulla benzina sono sempre state più costose.
A livello Europeo, i sistemi di raffinazione sono più orientati ed evoluti per quanto riguarda la produzione di benzina, portando quindi la stessa Europa ad essere particolarmente dipendente dal gasolio e dal diesel estero. Il gasolio, carburante spesso confuso con la tecnologia diesel, è diventato sempre più essenziale negli anni.
Leggi Anche
L’Europa si fermerebbe senza gasolio
La benzina è il carburante fondamentale per quando riguarda le autovetture private, mentre il gasolio fa muovere camion, autocarri, autoarticolati, autobus, mezzi di trasporto a diesel marittimo, e permette il funzionamento di fabbriche e aziende che producono energia.
Quante produzioni si fermerebbero se si dovesse rinunciare al gasolio? Inutile dirlo. Ma è evidente che il prezzo del diesel continua a crescere e crescerà sempre di più. Dai 10 centesimi ai 2 euro a litro, non si può dire con esattezza a che tipo di costi si potrebbe arrivare, ma come il diesel ha nel tempo raggiunto il prezzo della benzina, ora non fa che superarlo: il diesel costerà sempre di più.
L’aumento dei prezzi ha interessato anche i mesi considerati di bassa domanda, come gennaio e febbraio e le motivazioni sono da ricercare anche nella tragica guerra iniziata quando la Russia ha invaso l’Ucraina il 24 febbraio 2022, trasformando in un conflitto armato, che sta causando migliaia di vittime, una crisi politica e diplomatica in atto tra i due Paesi dal 2014.
Quanto incide la guerra tra Russia e Ucraina sull’aumento dei prezzi
È risaputo come funziona il mercato: se il diesel viene meno, i prezzi salgono interessando l’economia di interi Paesi. L’alto valore d’uso del gasolio lo rende essenziale per la vita di tutti i giorni.
Le prossime sanzioni che dovrebbero aggiungersi a quelle già imposte alla Russia parlano di uno stop alle importazioni di petrolio russo, dal quale, come per il gas, l’Europa dipende; dalla Russia proviene più del 50% del petrolio utilizzato in Europa, che rappresenta un numero pari a 700.000 barili ogni giorno.
Il conflitto tra Russia e Ucraina incide sull’esponenziale aumento dei prezzi anche perché quel diesel che costerà sempre di più, è lo stesso che viene usato per trasportare i milioni di profughi in fuga dall’Ucraina vero i Paesi Europei. Si tratta infatti di mezzi alimentati a gasolio, proprio come lo sono anche quelli utilizzati per la guerra.
© Riproduzione riservata